Questi dati emergono da uno studio pubblicato sulla autorevole rivista medica britannica “The Lancet”.
Lo studio è stato condotto su 142 paesi che, in termini di popolazione, assommano il 93% dell’intera popolazione mondiale.
I dati si riferiscono “solamente” alle 5 malattie più importanti come morbilità (capacità di far ammalare) e mortalità (capacità di determinare la morte) al mondo e cioè: diabete, malattia coronarica (infarto), ictus, cancro intestinale, cancro del seno.
E’ intuitivo che tali dati si dilaterebbero esponenzialmente se prendessimo in considerazione tutte le patologie cronico degenerative.
In Italia una ricerca analoga realizzata nel 2012 aveva valutato in oltre 12 mld di € il costo annuale della mancata attività fisica che aveva prodotto, in termini umani, 88.200 decessi.
Più recentemente, in occasione di un congresso mondiale di psicologi, tenuto al recente EXPO meneghino gli esperti avevano quantificato in 40 mld di € la perdita annua italiana causata dalla mancanza dell’altro pilastro della prevenzione primaria che è la corretta nutrizione.