Psicologia e cinema è un connubio che funziona, infatti spesso attraverso i film è possibile farci un’idea del contesto e delle dinamiche che accompagnano determinati disturbi psicologici, talvolta in maniera più realistica altre volte più fantasiosa. Russell Crowe in A Beautiful Mind interpreta John Nash un matematico insignito nel 1994 del premio Nobel per l’economia. I rapporti sociali non sono il suo forte, ma nonostante le sue difficoltà, riuscirà a sposarsi con Alicia una studentessa di Fisica. Nel film vengono descritti in maniera molto chiara alcuni dei sintomi della schizofrenia paranoide di John.
La schizofrenia è un disturbo mentale caratterizzato, secondo il DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali), da un periodo di almeno un mese di due o più sintomi tra deliri, allucinazioni, eloquio disorganizzato, comportamento disorganizzato e diminuzione della espressione delle emozioni. Per fare diagnosi è importante che ci siano segni continuativi per almeno 6 mesi.
Nel protagonista del film c’è anche l’aspetto paranoide che si esplica in deliri perlopiù di tipo persecutorio, allucinazioni soprattutto uditive e disturbi della percezione.
Inizieranno a comparire infatti vari personaggi frutto esclusivamente delle allucinazioni di John, ad esempio un agente che lo ingaggia per delle missioni segrete oppure sua nipote. Queste immagini vengono rappresentate in maniera realistica, ingannando lo spettatore come se ci fossero veramente, perché è proprio così che il paziente schizofrenico vive le sue allucinazioni, come vivide e reali.
Fonte: “La personalità e i suoi disturbi” Vittorio Lingiardi