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La cefalea a grappolo è il nome dato ad attacchi di dolore di breve durata, molto intenso che compare da un lato della testa, solitamente dentro o intorno all’occhio. Fanno la loro comparsa senza preavviso, una o più volte al giorno, generalmente nello stesso momento del giorno o durante la notte. Molto spesso, il primo attacco causa risveglio più o meno circa un’ora dopo che ci si è addormentati.
Chi soffre di cefalea a grappolo?
La cefalea a grappolo non è un disturbo comune. Colpisce fino a 3 persone su 1000. Gli uomini ne sono soggetti cinque volte più delle donne, cosa piuttosto insolita nell’ambito delle cefalee. Il primo attacco colpisce in genere tra i 20 ed i 40 anni, ma la cefalea a grappolo può comparire a qualsiasi età.
Quali sono i diversi tipi di cefalea a grappolo?
La cefalea a grappolo episodica è la forma più diffusa. Questo tipo di cefalea colpisce quotidianamente per limitati periodi di tempo (grappoli) e poi scompare (remissione), una caratteristica che dà origine all’utilizzo del termine “grappolo”. Solitamente questi periodi durano da 6 a 12 settimane, ma possono terminare dopo 2 settimane o continuare finanche a sei mesi. Tendono a manifestarsi nello stesso periodo di ogni anno, spesso in primavera ed autunno, ma alcuni soggetti hanno due o tre episodi l’anno e altri riferiscono intervalli di due e più anni tra un episodio e l’altro. Tra gli episodi (fase di remissione), i soggetti con cefalea a grappolo non presentano sintomi di alcun tipo. La cefalea a grappolo di tipo cronico, che corrisponde ad un caso su dieci di cefalea a grappolo, non ha pause.
Quali sono i sintomi della cefalea a grappolo?
Vi è un insieme di sintomi altamente riconoscibili. Il dolore compare solo da un lato e sempre lo stesso (sebbene nella forma episodica possa cambiare lato da un episodio all’altro), dentro, intorno o dietro l’occhio e viene descritto come un dolore bruciante, tagliente o penetrante. Peggiora molto rapidamente, raggiungendo il culmine in 5–10 minuti e se non trattato dura tra 15 minuti e 3 ore (più frequentemente tra 30 e 60 minuti). In netto contrasto con l’emicrania, durante la quale la maggior parte dei soggetti desidera stare distesa e rimanere il più possibile in silenzio, la cefalea a grappolo causa agitazione. Durante l’attacco i pazienti non riescono a stare fermi, camminano in continuazione o dondolando violentemente avanti e indietro, anche uscendo all’aperto. L’occhio dolente si arrossa e inizia a lacrimare e la palpebra può abbassarsi. Dallo stesso lato del viso si ha la sensazione del naso chiuso o che cola. L’altro lato della testa è completamente libero dal dolore.
Quali sono le cause della cefalea a grappolo?
Nonostante molte ricerche su questa patologia, la causa è ancora sconosciuta. Gran parte dell’interesse si concentra sulla tempistica degli attacchi, che appare legata ai ritmi circadiani (l’orologio biologico). Ricerche recenti hanno evidenziato modifiche in una parte del cervello conosciuta come ipotalamo, cioè l’area che controlla l’orologio biologico. Di fatto vi è una alterazione di un mediatore il CGRP motivo per cui di recente sono sti introdotti a scopo terapeutico gli anticorpi anti CGRP
Si possono individuare i fattori scatenanti?
I cosiddetti fattori scatenanti sono i fattori che innescano l’attacco di mal di testa. L’alcol, anche in piccole quantità, può innescare un attacco di cefalea a grappolo nel corso di un episodio, ma non in altri periodi e non si comprende ancora come ciò avvenga. Non sembrano esserci altri fattori scatenanti comuni.
Occorre sottoporsi ad esami?
A causa del suo insieme di sintomi la cefalea a grappolo è facile da riconoscere. Non esistono test che confermino la diagnosi che si basa sulla descrizione che il paziente fa dei suoi mal di testa e degli altri sintomi e sul fatto che durante la visita medica non emerge nulla di anormale. Pertanto, è molto importante dare una descrizione precisa dei sintomi. Quando un specialista esperto nel capitolo non è certo della diagnosi, potranno essere effettuati esami, incluso una risonanza magnetica del cervello, per escludere altre possibili cause del mal di testa, anche se raramente ciò è necessario. Se lo specialista non ritiene indispensabili gli esami, significa che non sono utili a ai fini di una cura migliore.
Quali sono i trattamenti a attualmente disponibili?
Esistono terapie per la cefalea a grappolo che si rivelano spesso molto efficaci e per cui però è sempre necessaria la prescrizione da parte del medico. I trattamenti più comuni sono ossigeno al 100% in bombola, un erogatore ad alto flusso e una maschera da collegare ad un erogatore, oppure un farmaco chiamato sumatriptan che si usa con un dispositivo autoiniettore. I farmaci di tipo preventivo sono la migliore cura per la maggior parte dei pazienti. Sono da assumersi ogni giorno per tutta la durata degli episodi al fine di impedire il ritorno dei mal di testa. Sono efficaci, ma è indispensabile un’assunzione sotto stretto controllo medico, spesso tramite esami del sangue, a causa dei possibili effetti collaterali. Per questo tipo di terapia, pertanto, occorre uno specialista . Il consulto specialistico deve essere urgente
Cosa accade se le cure non funzionano?
Oggi abbiamo a disposizione una vasta gamma di farmaci preventivi. Talvolta è possibile utilizzare due o più farmaci contemporaneamente.
Cosa può essere di aiuto?
I comuni antinfiammatori/antidolorifici non funzionano, agiscono troppo lentamente ed il mal di testa esplode prima che facciano effetto. Per ottenere un trattamento efficace occorre essere seguito da uno specialista. Assumere il medicinale all’inizio di un episodio di cefalea, perché questo sembra essere il modo più efficace per bloccare l’attacco.
Tenere un diario
Le pagine di un diario possono aiutare a prendere nota di informazioni importanti sui mal di testa – la frequenza con cui compaiono, quando compaiono, quanto durano e quali sono i sintomi associati. Il diario cartaceo o digitale (HEADAPP) è un valido strumento che aiuta il medico a formulare una diagnosi corretta, a identificare i fattori scatenanti e a valutare i risultati delle cure.