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L’unico fattore che si è visto essere in grado di rallentare l’evoluzione della broncopatia cronica ostruttiva (BPCO) è la cessazione del fumo di sigaretta: questo si rende particolarmente evidente nei primi stadi della malattia, ma quando il processo è innescato e la funzionalità è compromessa, l’evoluzione è quasi inevitabile. Dovremmo intervenire in un momento in cui è possibile determinare un cambiamento sensibile nella progressione della patologia, in altre parole rilevare e/o prevenire i sintomi predittivi (tosse, espettorazione in un fumatore) di una BPCO quando ancora non è rilevabile l’ostruzione con la spirometria. L’intervento indispensabile è quello educazionale sul cittadino sano. Pertanto:
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assoluta disassuefazione dal fumo
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rilevare e ridurre i fattori di rischio
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gestire la BPCO in atto e ridurre i rischi di aggravamento
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ritardare la progressione della BPCO ad insufficienza respiratoria
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ridurre e/o gestire l’evoluzione della BPCO in insufficienza respiratoria
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gestire l’insufficienza respiratoria
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migliorare la qualità di vita
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promuovere l’autonomia decisionale e l’autocura
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ridurre il numero dei ricoveri e le giornate di degenza ospedaliera.