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Nei roditori e nell’uomo, la carenza di vitamina D (VDD) è associata all’alterata struttura e funzione degli spermatozoi (principalmente ridotta motilità e anomalie morfologiche) che sono principalmente attribuite all’ipocalcemia indotta dal VDD.
Tuttavia, si sospetta che la carenza di vitamina D abbia effetti molto più drastici sugli spermatozoi di mammifero.
Obiettivi
Lo scopo di questo studio era di illustrare che la carenza di vitamina D, a seconda della sua gravità e durata, può alterare l’integrità nucleare degli spermatozoi e può anche portare alla perdita della capacità degli spermatozoi di sostenere lo sviluppo embrionale.
Materiali e metodi
Un modello murino di VDD indotta che combina l’azione di una dieta carente di vitamina D, la limitazione dell’esposizione ai raggi UV e le iniezioni di paricalcitolo; un analogo della vitamina D2 che catabolizza la vitamina D endogena aumentando l’espressione del CYP24A, un membro della famiglia del citocromo P450, è stato utilizzato per creare diversi gradi di VDD.
Risultati
Lo studio ha dimostrato che il difetto più significativo registrato riguarda l’integrità del nucleo paterno, che è sia decondensato e frammentato in situazioni di VDD da moderata a grave. Coerentemente con le conseguenze note della fecondazione con spermatozoi danneggiati dal DNA, si dimostra che la VDD paterna riduce la capacità degli spermatozoi di supportare in modo ottimale la fecondazione e lo sviluppo embrionale.
Discussione e conclusione
Data l’elevata prevalenza mondiale di VDD nell’uomo e sebbene ottenuta in un modello animale, i dati qui presentati suggeriscono che i maschi sub-fertili / infertili potrebbero trarre beneficio dai test VDD e che i tentativi di correggere i livelli sierici di vitamina D potrebbero essere considerati prima del concepimento, naturalmente o tramite ART.
Fonte dell’articolo :
https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/andr.12820