Allergie, nuovo farmaco per prevenire la comparsa di anafilassi

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Uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigation descrive un farmaco orale, approvato dalla Food and Drug Administration (Fda) in grado di ridurre o prevenire con successo le reazioni allergiche, tra cui quelle gravi e potenzialmente letali, in un modello umanizzato di anafilassi di topo. «I principi attivi usati nello studio sono gli inibitori di Btk, un enzima chiamato tirosina chinasi di Bruton, che si trova all’interno delle cellule, mastociti compresi. Gli inibitori Btk bloccano le reazioni allergiche inibendo l’enzima Btk e impedendo l’attivazione dei mastociti da parte di allergeni con relativo rilascio massivo di istamina e altri mediatori dell’infiammazione alla base dell’anafilassi» esordisce il coautore Bruce Bochner, professore di medicina alla Northwestern University Feinberg di Chicago.

L’anafilassi è una reazione allergica grave e pericolosa per la vita che può verificarsi entro pochi secondi o minuti dall’esposizione a un allergene in circa uno su 50 americani, anche se secondo l’Asma and Allergy Foundation of America il tasso di incidenza si avvicina a uno su 20. «Questa pillola potrebbe letteralmente salvare la vita, mettendo in grado i soggetti a rischio di prevenire gravi reazioni allergiche» dice Bochner, spiegando che le persone ad alto rischio di allergia ad antibiotici salvavita o coloro che debbono sottoporsi a desensibilizzazione alimentare per via orale assumendo a dosi crescenti cibi a cui sono allergici per creare tolleranza, potrebbero assumere la pillola come misura preventiva. «Se il farmaco si rivelasse abbastanza sicuro ed economico per l’uso quotidiano, teoricamente chiunque avesse un’allergia grave, comprese quelle alimentari, potrebbe prenderlo ed essere in grado di mangiare cibi che fino a quel momento evitava rigorosamente» scrivono gli autori. «Tengo a precisare che la pillola serve a scopo preventivo e non per le emergenze come la EpiPen, una siringa d’emergenza che permette a chi ha in corso una reazione allergica grave di autoiniettarsi una dose di adrenalina per bloccare i sintomi» riprende Bochner, che assieme ai colleghi sta comunque valutando la possibilità di riformulare la terapia adattandola all’EpiPen.

J Clinical Invest 2020. Doi: 10.1172/JCI138448
https://dx.doi.org/10.1172/JCI138448

 

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