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In uno studio pubblicato su Health and Technology viene supportata la possibilità di utilizzare protocolli semplificati basati sulle norme esistenti per l’approvazione di dispositivi di protezione individuale, che permetterebbero di ovviare al problema degli approvvigionamenti in caso di periodi difficili come l’attuale pandemia.
«Dopo questa crisi senza precedenti, i paesi ad alto reddito dovranno riconsiderare la natura delle loro norme regolatorie riguardo ai dispositivi di protezione, e adeguarsi a qualcosa di simile a quanto hanno sperimentato alcuni paesi a basso reddito. Vi è una grande necessità di un quadro normativo basato sulle prove, che deve rispondere alla necessità degli utenti piuttosto che a quelle del mercato» spiega Leandro Pecchia, della University of Warwick, nel Regno Unito, primo autore del lavoro.
Secondo i ricercatori, l’interruzione della catena di approvvigionamento e la richiesta di letti di terapia intensiva hanno creato in Europa le condizioni tipiche dei paesi con scarse risorse, e questo fatto ha generato una corsa straordinaria per trovare soluzioni per la prevenzione, il trattamento e la gestione della malattia. Ma in tutto ciò è stato necessario trovare soluzioni personalizzate e fai-da-te per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale e le attrezzature.
Ci sono state aziende che si sono riconvertite per produrre mascherine, respiratori, visiere, ventilatori, e gli organismi internazionali e nazionali di standardizzazione, insieme all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e alle società scientifiche, hanno cercato di far rispettare i requisiti richiesti per garantire la sicurezza di pazienti e operatori sanitari. Non è stato possibile, tuttavia, utilizzare le lunghe e complicate procedure ordinarie di certificazione, sostituite da percorsi velocizzati. «Speriamo che le nostre riflessioni possano aiutare i lettori a navigare nel quadro di regolamenti, norme e standard internazionali rilevanti per i principali dispositivi di protezione individuale, con il riconoscimento di un sottoinsieme di test che dovrebbero essere considerati essenziali anche in un periodo di crisi» concludono gli autori.
Health and Technology 2020. Doi: 10.1007/s12553-020-00429-2
https://doi.org/10.1007/s12553-020-00429-2