Il più potente degli anabolizzanti. Il Trestolone

L'ormone più potente utilizzato in questi ultimi anni è sicuramente il trestolone, parente del più conosciuto nandrolone, sintetizzato nel 1963 con finalità anticoncezionali

#tagmedicina, trestolone
- Adv -

È inutile nasconderlo l’uso degli anabolizzanti è presente in numerosi sport e quindi, piuttosto che nascondere la testa sotto la sabbia, è bene conoscere questi farmaci in modo da poter gestire i loro effetti e loro effetti collaterali .

L’ormone più potente utilizzato in questi ultimi anni è sicuramente il trestolone, parente del più conosciuto nandrolone, sintetizzato nel 1963 con finalità anticoncezionali, sarebbe dovuto diventare l’anticoncezionale maschile, è stato poi recuperato negli ultimi anni da una potente azienda farmaceutica e rimesso in commercio.

Il suo alto potere anabolizzante e in parte androgeno, di molte volte superiore al testosterone e al nandrolone, lo ha fatto diventare un ormone richiesto e utilizzato anche nel mondo sportivo.

A suo favore il trestolone ha la caratteristica di non essere attaccato dagli enzimi 5 Alfa reduttasi presenti nella prostata ed essere quindi minimamente responsabile di patologie prostatiche come invece possono fare altri tipi di testosterone.

Non è invece scevro da aromatizzazione con possibilità di ginecomastia e aumento degli estrogeni, che in piccola parte non dimentichiamo hanno comunque un loro ruolo benefico anche nell’uomo.

Ricordiamo sempre che lo sport proprio per definizione non dovrebbe vedere l’uso di farmaci, ma d’altre parte è utile informare gli utenti sugli effetti ed effetti collaterali di molte molecole utilizzate in ambiente sportivo e non.

 

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui