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Secondo uno studio pubblicato su Cell Systems, il riconoscimento immunitario di Sars-CoV-2 differisce molto da persona a persona e questo potrebbe spiegare perché la risposta all’infezione sia così variabile, passando da forme asintomatiche a forme che richiedono il ricovero in terapia intensiva. «Data la rapida diffusione del nuovo coronavirus, una questione cruciale è capire perché esista una suscettibilità individuale al virus nella popolazione. Gli studi epidemiologici mostrano che solo una frazione degli individui infetti manifesta sintomi respiratori gravi a causa di Sars-CoV-2, e, alla luce di questi risultati, sarebbe estremamente importante identificare con test di screening possibili soggetti suscettibili in anticipo, per proteggerli con adeguate strategie di prevenzione» spiegano Caterina La Porta e Stefano Zapperi, del Centro di complessità e biosistemi dell’Università di Milano, autori dello studio.
I ricercatori hanno proposto un metodo per identificare la dipendenza della risposta immunitaria individuale a Sars-CoV-2 dagli alleli polimorfici di classe HLA I. La scelta di concentrarsi su questa classe di molecole del complesso maggiore di istocompatibilità è stata dettata dal fatto che tali molecole sono espresse da tutte le cellule nucleate, comprese le cellule che presentano l’antigene. I ricercatori hanno effettuato le loro valutazioni utilizzando reti neurali artificiali per di stimare l’aggressività del Covid-19 in base alla compatibilità tra il polimorfismo HLA I specifico e i peptidi Sars-CoV-2. Gli esperti hanno quindi individuato due serie di aplotipi presenti in popolazioni umane specifiche, dei quali uno mostra un legame debole con i peptidi Sars-CoV-2, e l’altro un legame forte e una propensione per l’attivazione delle cellule T. «Il nostro lavoro offre un utile supporto per identificare la suscettibilità individuale a Covid-19 e illustra un meccanismo che si pone alla base delle variazioni nella risposta immunitaria a Sars-CoV-2» concludono gli autori.
Cell Systems 2020. Doi: 10.1016/j.cels.2020.08.011
https://doi.org/10.1016/j.cels.2020.08.011