Spirale contraccettiva: vantaggi, controindicazioni, effetti collaterali

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La spirale è un metodo di contraccezione che viene consigliato ad un target femminile molto preciso: donne in età fertile che hanno già avuto gravidanze e hanno partorito per via vaginale (non in caso di taglio cesareo), donne che per ragioni di salute – o perché non vogliono assumere farmaci che contengono ormoni – non possono prendere la pillola o il cerotto trans dermico contraccettivo e donne che hanno un rischio vicino alla zero di contrarre infezioni trasmesse sessualmente e hanno un partner fisso. È invece sconsigliata a soggetti che hanno infezioni vaginali frequenti o flussi mestruali abbondanti perché il filo della spirale al rame potrebbe rendere questi episodi più ricorrenti. Ulteriori controindicazioni all’uso della spirale contraccettiva si hanno in caso di:

  • allergia al rame

  • fibroma uterino

  • patologie epatiche

  • terapie farmacologiche con anticoagulanti

  • salpingite

Spirale contraccettiva: gli effetti collaterali

L’inserimento profondo nell’utero della spirale contraccettiva comporta anche possibili effetti collaterali. In particolare, si possono verificare infezioni causate da una maggiore facilità dei batteri di risalire attraverso il filo di rame. È possibile andare incontro a cicli mestruali più abbondanti e dolorosi, gonfiore al seno, acne, secchezza vaginale. Soprattutto nei primi mesi, si possono manifestare – solo temporaneamente – crampi uterini e spotting (entro i primi 3/5 mesi).

L’inserimento della spirale avviene con una procedura manuale dello specialista in ambulatorio: il non corretto posizionamento (ma anche nel caso in cui non venga scelto il dispositivo adatto) può provocare disturbi come mal di testa, dolore durante i rapporti sessuali, perdite vaginali. Il consiglio è di farsi vedere dallo specialista se, terminati i primi due mesi, i disturbi non diminuiscono. La spirale, infine, può essere anche espulsa durante il ciclo mestruale senza che la donna se ne accorga: è consigliabile verificare sempre la presenza del dispositivo al termine del flusso di sangue.

Spirale contraccettiva: i vantaggi

Perché scegliere la spirale contraccettiva e preferirla ad altri metodi che impediscono gravidanze indesiderate? Il primo vantaggio è sicuramente la durata. Viene inserita nell’utero e può essere rimossa dopo 3/5 anni, mantenendo la stessa efficacia contraccettiva. Nel caso della spirale a rilascio di progestinico, il flusso mestruale (quantità e durata) si riduce sensibilmente e questo viene considerato dalle donne un valore aggiunto importante.

Gli effetti della spirale sono poi reversibili: significa che la donna può decidere in qualsiasi momento di toglierla e di andare incontro ad una gravidanza. Gli effetti sono inoltre tutti concentrati nell’utero perché l’azione è locale e non coinvolgono il corpo intero della donna. Dunque, la spirale non va a modificare l’equilibrio endocrino. Richiede, infine, pochi controlli e comporta, a lungo termine, costi bassi.

Bibliografia

Agence Nationale d’Accreditation et d’Evaluation en Santè. Recommandations pour la pratique clinique. Stratégies de choix dès méthodes contraceptives chez la femme. 2004, Paris ANAES

Society of Obstetricians and Gynaecologists of Canada. Canadian contraception consensus. Clinical practice guidelines n.143. 2004, Toronto: SOGC

 

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