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La patologia di spalla più frequente, che si presenta presso il nostro ambulatorio, risulta essere il conflitto sub-acromiale.
Con la sindrome da impingement o conflitto sub-acromiale, ogni volta che l’arto superiore viene sollevato oltre un certo grado, si verifica un restringimento dello spazio fra la testa omerale e l’acromion (parte anatomica della scapola) dove scorrono i tendini della cuffia dei rotatori.
Il sintomo principale è il dolore alla spalla che, all’inizio è presente solo ai gradi massimi del movimento poi, con il trascorrere del tempo, inizia a presentarsi anche di notte. Ed infine, nei piccoli movimenti, anche durante il giorno.
Il paziente tipico che presenta tale patologia risulta di genere maschile e successivo ai 50 anni di età. Invece abbiamo rilevato che nel nostro ambulatorio questa patologia è più frequente nei pazienti di sesso femminile.
Negli anni ‘70-’80 si è cercata la causa predisponente in una variante della conformazione ossea dell’acromion tipo III della fig. 1 (studi del Prof. NEER)
Per tale deduzione anatomica si è diffuso in tutto il mondo l’indicazione all’intervento chirurgico per i pazienti affetti da tale patologia.
Bisogna attendere gli anni 2007/10 per avere nuovi studi e conseguenti nuove valutazioni cliniche.
In particolare segnalo uno studio finlandese (FIMPACT) in cui il prof. MIKA PAAVOLA, medico Ortopedico dell’Ospedale Universitario di Helsinki, ha condotto uno studio di due anni confrontando pazienti sottoposti all’intervento chirurgico con pazienti PLACEBO. Tali studi hanno portato alla conclusione che, ad un follow up di due anni, i risultati dei pazienti operati e quelli trattati solo con placebo sono sovrapponibili.
Per cui il Prof. Paavola conclude con l’affermazione dell’inutilità alla prescrizione dell’intervento chirurgico, pratica ancora oggi molto diffusa.
LA NOSTRA PERSONALE ESPERIENZA
La maggior parte dei pazienti del nostro centro , affetti da tale patologia, richiede il nostro consulto come prima visita.
Solo una percentuale minore di essi giunge, alla nostra struttura, con diagnosi effettuata altrove. Altri pazienti, invece, si rivolgono a noi solo dopo il fallimento terapeutico di un ciclo di fisioterapia “classico”, effettuato in altre strutture di riabilitazione, ed in attesa comunque di effettuare l’intervento chirurgico.
La diagnosi che viene effettuata da noi scaturisce da un :
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Anamnesi approfondita (es. rilevazione clinica di traumi precedenti, ecc.).
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Esame clinico eseguito in modo approfondito e che comprende anche una valutazione globale di tutto l’apparato muscolo scheletrico.
La valutazione globale ci permette di escludere o confermare un’eventuale causa a distanza, che eventualmente abbia comportato un interessamento secondario della scapolo-omerale.
Inoltre la valutazione globale può evidenziare:
1. La presenza di patologie osteoarticolari concomitanti
2. La presenza di Trigger Point
3. Co-interessamento del tessuto mio-fasciale sia locale che a distanza
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Test di funzionalità della scapolo-omerale (test di Neer, Test di Jobe,Test di Patte etc.)
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Esami strumentali come RMN,TAC O ECOGRAFIA
I pazienti affetti da spalla dolorosa, che presentano tutti i segni clinici di conflitto sub-acromiale e confortati strumentalmente (RMN ECO,TAC), vengono sottoposti ad un ciclo di trattamento con il nostro sistema robotizzato L-SYSTEM .
I vantaggi del nostro sistema robotizzato sono molteplici, i più evidenti sono:
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Estrema facilità di trattamento
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Esecuzione automatica della terapia
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Interazione esclusiva tra macchina e paziente (attraverso l’interazione paziente-robot)
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Annullamento di tutti i compensi corporei
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Intervento terapeutico sistemico con benefici a carico di tutto l’apparato locomotore
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Possibilità, in contemporanea, di correzioni di altre patologie relative l’apparato muscolo scheletrico del paziente (come ginocchia vare o valghe, lombalgia da discopatia o da ernia discale,cervicoalgie, ecc.)
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Elevata compliance del paziente
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Il terapeuta viene preservato dalla stanchezza manuale del trattamento (assume infatti il ruolo di un “supervisore” in un’azione di sorveglianza all’atto terapeutico)
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Possibilità di trattare più pazienti contemporaneamente, preservando la qualità della prestazione terapeutica
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Distanziamento sociale tra pazienti e tra paziente-operatore (norme anti Covid-19)
CASE REPORT EMBLEMATICO
Tra i numerosi pazienti trattati esclusivamente con la nostra metodica L-System (dispositivi robotizzati) ritengo utile la discussione di alcuni casi clinici.
CASE REPORT n. 49 (fig. n. 2) diagnosi : conflitto subacromiale bilaterale (evento molto raro!)
Paziente di genere femminile di anni 67, giunta in prima visita già con prescrizione di terapia chirurgica bilaterale da conflitto sub-acromiale, da effettuarsi con tempistica differenziata in due momenti distinti per arto sinistro ed arto destro.
Prognosi per la guarigione (compresa la terapia riabilitativa) di 6/8 mesi.
Dolore presente da molti mesi, intenso durante le ore notturne, e riduzione progressiva in toto di tutti i movimenti della scapolo omerale bilateralmente.
Es. Obiettivo:
– limitazione di tutti i movimenti, in particolare abduzione mx. a dx di circa 90°, a sx di circa 70°, impossibilità alla circonduzione;
– discinesia bilaterale della scapola;
– presenza di Trigger Point in regione scapolare e paravertebrale;
– interessamento mio-fasciale (che appare ispessito) specialmente in regione sottoscapolare (accollamento) ed in regione sottodeltoidea bilaterale;
– I test di conflitto sub-acromiale sono risultati tutti positivi.
PRETRATTAMENTO
Si prende visione di RMN ed ecografia (fig. 3 e fig. 4)
La paziente è stata sottoposta ad un ciclo di terapia robotizzata (solo 20 sedute per 2 sedute settimanali ) secondo la nostra metodica fisioterapica robotizzata (L-SYSTEM) ed ha ottenuto:
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Attenuazione del dolore già dalle prime sedute
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Miglioramento dei movimenti di seduta in seduta
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Scomparsa del dolore notturno dalla 5a seduta con ripristino di sonno ristoratore
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Ripresa dei movimenti completi dalla 10a seduta (fig. 5)
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Ripresa completa del movimento di circonduzione della 12a seduta (fig. 6)
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Compliance totale del paziente alla terapia
Come tutti i nostri pazienti vengono effettuati dei follow up a distanza.
In questo caso, il controllo è stato effettuato a tre mesi ed a nove mesi (fig. 7). Risulta evidente che il miglioramento/guarigione ottenuto risulta stabilizzato senza necessità di ricorrere ad altro tipo di terapia.
FOLLOW UP NOVE MESI
CONCLUSIONI
La nostra esperienza clinica sulla cura della spalla dolorosa secondaria a conflitto sub-acromiale conferma l’orientamento degli studi internazionali a non sottoporre tali patologie ad intervento chirurgico come evento di prima scelta.
Per quanto riguarda la nostra esperienza clinica, risultati di risoluzione totale (100%) di tutti i casi da noi trattati con il nostro L-SYSTEM, ci incoraggia a proseguire su questa strada per vari motivi:
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Risoluzione della patologia (100%)
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Alta compliance del paziente (100%)
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Miglioramento immediato della sintomatologia dolorosa e dei movimenti
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Benefici su altre patologie osteoarticolari
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Tempi brevi della terapia (circa 2 mesi)
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Possibilità di trattare contemporaneamente più pazienti alla volta
Il terapeuta, che va a rivestire un ruolo di sorveglianza all’atto terapeutico, può preservare le sue energie e dedicare il suo tempo ad altre tipologie di trattamento
Mantenimento del distanziamento (misura anticovid-19)
Ed infine facciamo rilevare un enorme risparmio sulla spesa sanitaria pubblica (considerando il costo dell’ intervento chirurgico e della fase riabilitativa) con una ripresa veloce della attività quotidiana e lavorativa del paziente.