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Bartonella è un batterio appartenente alla specie Bartonella henselae che nell’uomo provoca la bartonellosi o malattia da graffio di gatto. La bartonellosi è molto rara e viene trasmessa attraverso il graffio, o il morso, di un gatto infetto dal batterio Bartonella.
L’infezione si manifesta con infiammazione a carico della lesione e conseguente ingrossamento di un linfonodo regionale, ovvero di un linfonodo nei pressi del graffio o del morso. Ciò si verifica perché il linfonodo cattura il patogeno innescando una reazione immunitaria, volta a distruggerlo, che ne determina infiammazione e gonfiore.
Solitamente il gatto si infetta attraverso la puntura di pulci. Poi il gatto si gratta, si lecca, contaminando la sua bocca e le sue unghie, attraverso le quali la malattia viene trasmessa all’uomo. La trasmissione del Bartonella avviene per contatto traumatico con animali infetti o tramite vettori, come le pulci del gatto o altri artropodi ematofagi.
SINTOMATOLOGIA
L’ingrossamento dei linfonodi si sviluppa da una settimana a 2 mesi dopo l’accaduto. I noduli di solito sono gonfi ed è il primo sintomo. Un attento esame degli spazi interdigitali, delle pieghe della pelle e del cuoio capelluto aumenta la possibilità di trovare la lesione. Da un terzo a due terzi dei pazienti sviluppa febbricola che dura diversi giorni.
TRATTAMENTO
Malattia da graffio di gatto: diverse terapie hanno avuto successo. Questa malattia di solito dura settimane o mesi. Vi verrà consigliata eritromicina o doxiciclina. L’Azitromicina ha dimostrato di essere più efficace del placebo nel risolvere la linfadenopatia. Se la scelta terapeutica iniziale ha successo dopo 2-3 settimane, passare ad azitromicina, cotrimossazolo o a un antibiotico chinolonico. La Rifampicina in combinazione con l’uso di gentamicina, può venir assunta. La durata usuale della terapia è di 3-6 settimane. I pazienti con HIV richiedono una terapia più prolungata.
Febbre da trincea: ai pazienti deve essere somministrata una dose di doxiciclina 100 mg per via orale due volte al giorno per almeno 4 settimane. Una più lunga durata della terapia deve essere presa in considerazione nei pazienti immunocompromessi. Inoltre, quando il fegato o gli altri organi sono coinvolti, la durata della terapia è più lunga.
Angiomatosi bacillare: nelle persone con AIDS e angiomatosi bacillare, le scelte farmaceutici di base includono l’eritromicina, la doxiciclina, l’azitromicina, la claritromicina o il fluorochinolone. La Doxiciclina, in combinazione con la rifampicina è efficace nei pazienti con malattia grave. Tali pazienti spesso richiedono un trattamento prolungato.
Infezione da Bartonella B: il cloramfenicolo è stato stabilito come terapia nei paesi in via di sviluppo, ma la ciprofloxacina o la doxiciclina potrebbero anche essere utili. Se la fase iniziale non viene trattata, la mortalità può essere superiore al 40%. Ù
(FONTE WWW.PAZIENTI.IT)