L’osteoporosi negli uomini anziani è sotto diagnosticata e sotto trattata

Un richiamo a una maggiore considerazione di questa patologia nel sesso maschile arriva dal recente congresso virtuale dell’American College of Rheumatology

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L’osteoporosi negli uomini anziani è sotto-diagnosticata e sotto-trattata, nonostante in questa fascia di età si verifichi un quarto delle fratture dei soggetti di sesso maschile. Un richiamo a una maggiore considerazione di questa patologia nel sesso maschile arriva dal recente congresso virtuale dell’American College of Rheumatology. Jeffrey Curtis e colleghi, della University of Alabama di Birmingham, hanno presentato uno studio basato sulle cartelle cliniche di poco meno di diecimila uomini (9.876) di età pari o superiore a 65 anni. La maggior parte dei soggetti del campione era di etnia caucasica e aveva riportato, tra il 2010 e il 2014, una frattura correlata all’osteoporosi. Colonna vertebrale, femore e caviglia erano i siti più colpiti. Il 92% di questi uomini non aveva ricevuto diagnosi di osteoporosi e non era stato mai trattato per questa condizione prima della frattura. Meno del 6%, inoltre, era stato sottoposto a esame della densità minerale ossea con assorbimetria a raggi X a doppia energia (DXA) nei due anni precedenti alla frattura. Oltre a sottodiagnosi e sottotrattamento “massicci” prima di una frattura da fragilità, lo studio ha rivelato che solo il 10% era stato sottoposto a esame della densitometria ossea nei 12 mesi successivi alla frattura. “È importante notare che circa il 7% degli uomini in questa ampia coorte ha riportato una o più fratture l’anno successivo alla diagnosi”, precisa Curtis. Infine, per lo screening e la diagnosi di osteoporosi negli uomini non esistono linee guida, mentre per le donne l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’American Association of Clinical Endocrinologists, la United States Preventive Services Task Force, la National Osteoporosis Foundation (NOF) e l’American Academy of Family Physicians raccomandano tutte lo screening a partire da 65 anni.

Fonte: ACR Convergence 2020

 

Nato a Rimini e laureato presso l’Università La Sapienza di Roma con votazione di 110 su 110 e lode, specializzato presso la medesima Università in Reumatologia. Dirigente Medico Internista presso gli Ospedali di Pesaro e Riccione, Responsabile dell’Ambulatorio di Diabetologia e Malattie Metaboliche dell’Ospedale di Riccione sino al maggio 2016. Autore di 76 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali. Relatore a numerosi convegni e congressi nazionali. Direttore Sanitario Poliambulatorio il Boschetto di Riccione e Libero Professionista presso ambulatori della prov. di Rimini.

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