- Adv -
Osservando come i bambini sono interessati e si entusiasmano alla presenza degli animali – non è un caso se le fiabe, i giocattoli, i cartoni abbiano tutti un tema zoomorfo – dobbiamo ammettere che non è azzardato ipotizzare una importante capacità attrattiva esercitata dalle altre specie sui più piccoli. Questa propensione non riguarda solo i bambini, ma è in loro che si manifesta con più immediatezza e con maggiore chiarezza, in altre parole, con forza ed autenticità. Gli animali si espongono allo sguardo dei bambini attraverso un “essere in movimento” autonomo e riferito al contesto, un interfacciarsi continuo al flusso delle occorrenze, disegnando atteggiamenti o stati emozionali-motivazionali e definendo campi d’interattività con il bambino stesso. L’animalità è riconoscibile in questo esporsi al mondo ed esprimere relazioni: l’animale ti cerca, ti segue, t’invita, ti sfugge, vale a dire si rapporta al bambino rendendolo protagonista.
A questo si deve aggiungere la somiglianza rispetto a determinati bisogni o desideri: nell’animale ci si riconosce, si ritrovano esplicitate le proprie disposizioni, si leggono anche quegli atteggiamenti difficili da figurare e perciò li si comprende. Sotto tale profilo possiamo dire che gli eterospecifici, per quanto differenti, sono implicitamente dotati di senso. Il bambino si specchia nell’alterità animale, sia da un punto immedesimativo sia dialogico-mimetico.
Se è vero che nell’animale il bambino riscopre se stesso – perché riconosce in lui predicati condivisi e si sente parte di un confronto di azioni reciprocate – è altrettanto vero che nell’interpretazione dell’animale, nel gioco imitativo ma, più correttamente, rappresentazionale (il fingersi pesce, tartaruga, cane, pappagallo, etc.), il bambino sperimenta le proprie possibilità cinestesiche e va alla ricerca di possibilità espressive.
Crescere con un animale ha molti effetti benefici sullo sviluppo psichico e sociale del bambino. Adottare un cane o un gatto, soprattutto se cucciolo, aiuta i bambini a vivere un’esperienza umana incredibile, perché la comunicazione e la relazione con l’animale sono assolutamente uniche. Molti sono i vantaggi che derivano da questa relazione: l’empowerment del senso di responsabilità nel bambino, che deve occuparsi direttamente di un altro essere vivente, considerare le sue esigenze e le sue abitudini; incoraggia, inoltre, nel bambino l’attitudine al gioco fisico, in particolare con il cane, a cui piace giocare, saltare e rincorrere oggetti e persone. La giocosità del cane diventa una forma di allenamento fisico e sensoriale, molto simile al gioco tra bambini piccoli; ancora, sviluppa la comunicazione non verbale, fatta di gesti e suoni. Il bambino impara a riconoscere il linguaggio dell’animale, e sperimenta a sua volta una comunicazione fatta di coccole e abbracci, ideale per i bambini piccoli nei quali il linguaggio non si è ancora sviluppato pienamente. Per i più grandi, li mantiene in contatto con questa fase pre-verbale, quando gli sguardi e le risate dicono più delle parole. Tale interazione stimola, indubbiamente, una visione sociale della vita, proponendo ai bambini la diversità e l’unicità come valori. Il bambino impara a rispettare l’altro, si identifica con il cucciolo e lo protegge. Inoltre si sente amato e protetto dall’animale stesso, che dimostra sempre, a modo proprio, l’affettività e la vicinanza emotiva al piccolo. Altra cosa importantissima: riduce lo stress. E’ comprovato che accarezzare e coccolare il proprio animale abbassa la pressione sanguigna e riduce la tensione muscolare. Un ulteriore importante beneficio è sicuramente la crescita emotiva. Per un bambino un cane o un gatto rappresentano una proiezione di sé. In questo modo egli può introiettare e comprendere più profondamente cose e situazioni, riuscendo ad esprimere meglio le proprie emozioni.
Indaghiamo ancora i molteplici effetti benefici di questo meraviglioso rapporto. La relazione bambino e animale:
-
Ha un grande potere educativo
Insegna valori come tolleranza, diversità, pazienza e rispetto.
-
Stimola il sistema immunitario e protegge dalle allergie
Crescere in presenza di un animale domestico riduce la possibilità di sviluppare atopie. Inoltre anche in presenza di patologie accelera il processo di recupero e aiuta le difese dell’organismo abbreviando la convalescenza.
-
Allena l’empatia
Grazie alla comunicazione non verbale il piccolo impara ad interpretare gli stati d’animo anche senza bisogno di parole, diventando più sensibile verso le emozioni degli altri e più aperto al dare e ricevere affetto.
-
Combatte l’obesità
La compagnia di un animale domestico implica automaticamente un’attivazione sia mentale che fisica.
-
Abitua all’interazione sociale
Negli individui più introversi la vicinanza di un amico a 4 zampe è un notevole aiuto per superare la propria timidezza.
-
Incoraggia lo sviluppo verbale