Certificato verde digitale, il Parlamento europeo accelera l’adozione. Ecco cosa prevede il documento

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Gli eurodeputati hanno deciso di applicare la procedura d’urgenza al Certificato verde digitale, presentato come proposta dalla Commissione europea pochi giorni fa, per facilitarne l’adozione entro l’estate. Il nuovo documento permetterà una circolazione sicura all’interno dell’Unione europea durante la pandemia. La proposta è stata adottata con 468 voti favorevoli, 203 contrari e 16 astensioni. Il Parlamento europeo ha così deciso di applicare la procedura d’urgenza (articolo 163), che consente un esame parlamentare più rapido delle proposte della Commissione, nel pieno rispetto delle sue prerogative democratiche. Durante il dibattito in plenaria di mercoledì scorso, una grande maggioranza di deputati ha sostenuto la rapida creazione del Certificato, che mira a facilitare la circolazione sicura e libera all’interno dell’Ue durante la pandemia Covid-19.

Diversi deputati hanno evidenziato la necessità di introdurre forti garanzie per la protezione dei dati personali e medici, e hanno sottolineato che coloro che non sono stati vaccinati non devono subire discriminazioni. La Plenaria adotterà il mandato negoziale del Parlamento, che può includere emendamenti alla proposta della Commissione, durante la prossima sessione plenaria (26-29 aprile). Il risultato dei negoziati tra i co-legislatori dovrà essere approvato sia dal Parlamento che dal Consiglio. Il certificato sarà disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo, con un codice QR che ne garantirà la sicurezza e l’autenticità. La Commissione predisporrà un gateway per garantire l’accesso alla verifica in tutta l’Ue e aiuterà gli Stati membri nell’attuazione tecnica. Spetterà poi agli Stati membri decidere le esenzioni sulle restrizioni sanitarie da applicare ai viaggiatori. Sempre gli Stati membri dovranno applicare tali esenzioni ai viaggiatori titolari del documento digitale. Si prevedono tre tipi di certificati: i certificati di vaccinazione, i certificati dei test (test NAAT/RT-PCR o test antigenico rapido) e i certificati per le persone guarite da Sars-Cov-2. I documenti saranno disponibili gratuitamente e rilasciati dalle varie autorità predisposte da ogni Stato membro e saranno redatti nella o nelle lingue ufficiali degli Stati di rilascio e in inglese. Tutti i documenti includeranno una serie di informazioni limitate, come nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni rilevanti riguardanti il vaccino/i test/la guarigione, e un identificativo univoco.
Il documento sarà valido in tutti gli Stati membri e aperto all’Islanda, al Liechtenstein, alla Norvegia e alla Svizzera e sarà rilasciato ai cittadini dell’Ue e ai loro familiari, indipendentemente dalla loro nazionalità e dovrebbe essere rilasciato anche ai cittadini non dell’Ue che risiedono nell’Unione, oltre ai visitatori che hanno il diritto di recarsi in altri Stati membri. Il sistema sarà una misura temporanea e sospeso una volta che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) avrà dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria internazionale.

Dopo il voto, il presidente della Commissione per le libertà civili (Libe) Juan Fernando Lopez Aguilar (S&D, ES) ha dichiarato: “Abbiamo bisogno del Certificato verde digitale per ristabilire la nostra fiducia nell’area Schengen, mentre proseguiamo la lotta contro la pandemia Covid-19. Il Certificato non può essere una precondizione per la libera circolazione, perché questo è un diritto fondamentale Ue, e non può portare a discriminazioni contro gli individui che non ne sono in possesso. I dati dei cittadini devono essere protetti e solo quelli necessari devono essere inclusi nel certificato”.

Fonte Doctor 33

 

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