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Il nostro benessere passa attraverso ciò di cui ci nutriamo. Essere consapevoli dell’aspetto curativo del cibo può cambiare il punto di vista e offrire una nuova prospettiva.Una dieta disintossicante pone l’intero organismo in un processo di detossificazione dalle sostanze di scarto accumulate nell’arco dei mesi. Le tossine che il nostro corpo accumula sono di due tipi: ENDOGENO prodotte dai fisiologici processi metabolici che ci consentono di vivere,digestionee respirazione ESOGENO derivanti da fattori esterni come l’inquinamento ambientale, l’assunzione di farmaci e un’alimentazione basata principalmente sul consumo di carne, latte, latticini, zuccheri e prodotti confezionati carichi di conservanti.Seguendo una corretta alimentazione è infatti possibile coadiuvare i naturali processi di detossificazione dell’organismo e ridurre la quota di tossine originatasi durante i vari metabolismi.Una dieta depurativa dovrà quindi basarsi sul consumo di alimenti di facile digestione, poveri di grassi e soprattutto di proteine.
COME DEPURARSI?
Purificare gli Organi EmuntoriLe scorie azotate derivanti dal metabolismo epatico dei protidi vengono eliminate attraverso l’emuntorio renale e sono proprio questi due organi a sobbarcarsi la maggior parte dell’attività detossificante.Il fegato, in particolare, viene messo a dura prova dagli eccessi alimentari, pasti troppo abbondanti, abuso di alcool ecc. ed il suo iper-lavoro finisce col rallentare l’attività metabolica dell’intero organismo. Inoltre, se la quantità di tossine da metabolizzare è eccessiva, la sua capacità depurativa si satura e tali sostanze permangono in circolo.QUINDI oltre a ridurre l’introito proteico e contenere gli apporti calorici, una dieta depurativa deve promuovere l’ottimale funzionalità epatica, fornendo al fegato tutti i substrati necessari a sostenere i vari processi di detossificazione. In generale, tali sostanze si trovano nei vegetali e negli alimenti integrali, ma anche in quelli animali come uova e pesce, che -anche se con una certa moderazione -devono comunque essere consumati regolarmente.Vi sono poi dei vegetali dotati di una specifica attività “epatoprotettiva” anche se tale termine, ampiamente utilizzato in passato, risulta improprio. Carciofo, boldo e cardo mariano, promuovono, per esempio, la funzionalità epatica, favorendo la secrezione biliare e migliorando, di conseguenza, anche la salute dell’intestino.
INOLTRE:E’importante mantenere elevato l’apporto di liquidi, che possono provenire dall’acqua oppure da, centrifugati e tisane
QUALI ALIMENTI PRIVILEGIARE E QUALI EVITARE?
Alimenti Consigliati
Ortaggi, cereali integrali, semi, legumi e pesce sono alimenti depurativi-antinfiammatori.Frutta e verdura fresca:Ananas, cocomero, succo d’uva, frutti di bosco,mela,prugne,carciofo, cipolla, cetriolo,finocchio, prezzemolo, sedano, cavoli, broccoli.Cereali integrali: per l’assenza di glutine (proteina implicata negli stati infiammatori) sono da preferire riso, mais, grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto, oppure avena e orzo, poiché la struttura molecolare del glutine in questi ultimi è meno dannosa; nel caso di alimenti a base di frumento si consiglia la tipologia di “grani antichi”, come Senatore Capellie Gentil Rosso.Semi oleaginosi: semi di canapa decorticati, lino, sesamo, girasole, zucca, chia, noci, mandorle, nocciole, anacardi, pinoli.Legumi:lenticchie, piselli, ceci, fagioli, lupini e alimenti proteici vegetali, come il tofu.Pesce:prediligere i pesci tipici del territorio di piccola taglia e di consumarlo 2 o 3 volte alla settimana
Alimenti da Evitare
Latticini, carne, cibi confezionati, zuccheri e carboidrati raffinati hanno un effetto pro-infiammatorio e intossicante dell’intestino.Latte e latticini:la caseina (proteina del latte) è usata in ambito industriale per produrre colla per le etichette, per l’incollaggio dei cartoni o come addensante negli alimenti preconfezionati. A contatto con i succhi gastrici, il latte vaccino “caglia” formando una massa compatta mucillaginosa che si incolla e fodera le pareti intestinali determinando, giorno dopo giorno, lo sviluppo di lesioni e di infiammazioni nelle pareti intestinali. Da ciò conseguono:intossicazione cronica, intolleranze alimentari, debolezza immunitaria, aumentata produzione di muco. Ricordiamo che il latte vaccino contiene anche un numero elevatissimo di ormoni.
Carne e derivati: l’uomo non è fisiologicamente “strutturato” per mangiare carne. Il nostro intestino infatti è più lungo rispetto a quello degli animali carnivori e non consente l’eliminazione in tempi rapidi dei residui inutilizzati della carne ingerita. Questi, permanendo a lungo nell’intestino, si depongono, favorendo la crescita della flora batterica putrefattiva che danneggia l’equilibrio (eubiosi) della flora batterica intestinale. Infine, per l’alta concentrazione di acidi grassi saturi e prostaglandine, carne e derivati sono alimenti altamente pro-infiammatori. Zuccheri e carboidrati raffinati: determinano lo sviluppo di una fortissima disbiosi intestinale fermentativa; indeboliscono il sistema immunitario (lo zucchero, infatti, riduce sensibilmente la capacità dei granulociti neutrofIli di inglobare e distruggere i batteri) e promuovono l’insorgenza dell’insulino-resistenza. Inoltre, un consumo eccessivo di carboidrati raffinati innalza in modo importante e smisurato l’indice glicemico nel sangue, che induce un’aumentata produzione e secrezione di insulina. L’insulina, oltre a favorire l’assorbimento del glucosio nei tessuti, regola anche l’attività dell’HMG-CoA riduttasi (idrossimetilglutaril-coenzima A reduttasi), enzima che riveste un ruolo di primo piano nella produzione del colesterolo nell’organismo. Come dolcificante, sono da preferire malto di riso, di mais, d’orzo, dolcificanti naturali ottenuti dalla germinazione dei cereali, peculiarità che li rende un concentrato di minerali e vitamine. Il malto, a differenza dello zucchero grezzo di canna viene assimilato lentamente dall’organismo e fornisce un’energia costante e continua mantenendo il tasso glicemico pressoché uniforme. La germinazione, inoltre, contribuisce alla formazione di amilasi, enzima che favorisce la demolizione dell’amido, riducendo la quota che arriva non digerita nell’intestino crasso e quindi minimizzando il rischio di fermentazioni. Si consiglia anche di evitare l’eccesso di cereali contenenti glutine soprattutto frumento, farro, kamut, segale.
Alcuni alimenti sconsigliati durante una dieta depurativa (e da moderare in quella di tutti i giorni):sale, cibi affumicati, abbrustoliti, eccessivamente salati o fritti, salumi, cioccolato, dolciumi, caffè, carni grasse ed eccessi alimentari in genere.