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In uno studio pubblicato su Journal of General Internal Medicine, il mal di schiena è stato associato a un aumento della mortalità nelle donne, ma non negli uomini. Inoltre, è stato osservato un aumento del rischio tra le persone con mal di schiena più grave, mentre è risultato improbabile che una forma lieve, e cioè una situazione in cui il dolore non impedisce alle persone di svolgere le attività quotidiane o di fare esercizio, avesse un impatto sulla lunghezza della vita. Lo studio solleva così la domanda secondo cui una migliore gestione dell’invalidità e del dolore correlati alla schiena possa allungare la vita.
«Spero che questo studio porterà a una migliore comprensione degli impatti a lungo termine del mal di schiena che limita le attività su salute generale e aiuti la ricerca per migliorare il trattamento della condizione nel corso della vita dei pazienti» ha affermato il primo autore Eric Roseen, della Boston University School of Medicine and Boston Medical Center negli Stati Uniti. I ricercatori hanno condotto una revisione sistematica, la prima sull’associazione tra mal di schiena e mortalità, seguita da una meta-analisi della mortalità per tutte le cause basandosi su 11 studi, per un totale di oltre 81.000 adulti. È stata riscontrata un’associazione tra mal di schiena e mortalità negli studi che includevano le donne e tra i soggetti con mal di schiena più grave. Sono stati identificati alcuni pathway tra mal di schiena e mortalità, come la limitazione delle attività di vita quotidiana e l’attività fisica ridotta che può portare a un aumento di peso e allo sviluppo di condizioni croniche. Il mal di schiena è stato inoltre associato a scarso equilibrio e cadute che possono portare a fratture da fragilità, a loro volta associate ad aumento di mortalità. Oltre ai trattamenti non farmacologici considerati sicuri ed efficaci, come i massaggi o l’agopuntura, ve ne sono alcuni che possono portare a gravi effetti collaterali, come l’uso di oppioidi per la gestione del dolore. Si noti come il dolore alla schiena sia la ragione più comune delle prescrizioni di oppioidi, la cui ampia diffusione causa innumerevoli decessi. Come evidenziato dal Centers for Diseases Control and Prevention, lo scorso anno ha visto il numero più alto di decessi da overdose mai registrato, con oltre 87.000 americani deceduti (dati fino a settembre 2020). «La corretta gestione del mal di schiena è importante, soprattutto perché la dipendenza da oppioidi si è esacerbata e la pandemia di Covid-19 ha influito sulle persone in cerca di cure mediche, sui livelli di stress e sugli ambienti nei quali molti americani stanno lavorando al momento» ha spiegato Roseen.
J Gen Intern Med 2021. Doi: 10.1007/s11606-021-06732-6
https://doi.org/10.1007/s11606-021-06732-6
Centers for Diseases Control and Prevention
https://www.cdc.gov/nchs/nvss/vsrr/drug-overdose-data.htm