- Adv -
La bella stagione e le ferie con le vacanze al mare si avvicinano e vogliono abitini leggeri, fruscianti, aerei e principalmente la pelle scoperta. E allora….guardiamoci allo specchio che è il miglior amico di chi si vuole bene ma il peggior nemico di chi non si piace. Analizziamoci senza pietà guardando tutti i difetti, inclusa la pancetta che, nell’inverno, nascondiamo sotto maglioncini morbidi.
Non voglio allarmare nessuno, ma secondo uno studio pubblicato sul Nutrition & Metabolism chi ha un addome sporgente a causa del grasso, ha maggiori probabilità di sviluppare problemi cardiaci, diabete di tipo II, reflusso gastroesofageo, colesterolo alto, apnea notturna e Alzheimer rispetto a chi è più magro.
Il cibo è una delle passioni degli italiani, una vera passione, è cosa ormai risaputa: è necessario sapere, però, che la buona cucina e la passione per la tavola devono essere adeguatamente bilanciate da un’alimentazione quanto più corretta ed equilibrata. La piramide alimentare, ideata nel 1992 dal Dipartimento Americano dell’Agricoltura con lo scopo di contrastare il dilagante fenomeno dell’obesità, è il riferimento ufficiale per capire quali cibi, e in quali quantità, bisogna assumere per garantire all’organismo l’apporto di calorie e nutrienti necessario.
Alla base della piramide ci sono frutta e verdura, gli alimenti che devono essere presenti ad ogni pasto, la dose consigliata è infatti di 5-6 porzioni al giorno: utili come fonti di acqua, fibre, vitamine e zuccheri semplici, quelli che fanno bene al nostro organismo. Per fare il pieno di sostanze nutritive sarebbe bene scegliere porzioni di frutta e verdura di colori diversi, in modo da garantire l’assunzione di vitamine e nutrienti differenti; inoltre, per quanto riguarda le verdure, è bene privilegiare la cottura a vapore.
Subito dopo nella piramide ci sono i cereali, ottime fonti di fibre, indispensabili per il buon funzionamento dell’intestino e di proteine. Accanto ai cereali va ricordata anche l’importanza dei legumi, anche questi ricchi di proteine vegetali, da consumare circa 2-4 volte a settimana. Anche latte e derivati, ricchi di calcio, sono fondamentali in una dieta sana.
Approfittiamo dell’estate e dei meravigliosi frutti della terra per iniziare una cura legata alla stagionalità, infatti sta iniziando la stagione dell’uva, prima della vendemmia, osserviamo dunque l’azione rimineralizzante dell’uva, che ci fa sentire più scattanti e pronti a riprendere le attività quotidiane del rientro in città con un pieno di energia e buon umore.
L’antichissimo prodotto della terra è davvero un regalo unico della natura alla nostra salute. E non va sprecato nulla dei suoi chicchi, buccia compresa. Insomma, è proprio il momento di seguire una vera e propria “cura dell’uva” per 7 giorni per riattivare il metabolismo, aiutare la pelle e perdere anche qualche chilo. La dieta dell’uva va associata a una sana terapia idrica: occorre bere due bicchieri di acqua al mattino (appena sveglia) e alla sera (prima di coricarti) e un bicchiere di acqua minerale ogni ora. Quella consigliata è un’acqua minerale con residuo fisso secco superiore a 500 mg /litro e una dose di ioni bicarbonato superiore a 600 mg/litro (da controllare in etichetta). Possono seguire gli schemi uomini e donne adulte in buona forma fisica, ma è sconsigliata a persone con diabete.
Grazie alla particolare combinazione di pasti proteici e glucidici, questo regime dietetico facilita la digestione, attiva le funzioni del fegato e del pancreas e aiuta a regolare l’attività intestinale grazie alle proprietà leggermente lassative. Il fegato va, quindi, incontro a una sana fase di “scarica” di glicogeno e di grassi e, con un “terreno” così ripulito, vengono ristabilite gran parte delle funzioni vitali del corpo.