La restrizione calorica migliora l’efficacia delle difese immunitarie contro il cancro

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Da uno studio pubblicato su Cancer Discovery e firmato da ricercatori dell’Istituto nazionale dei tumori (Int) in collaborazione con l’Istituto Firc di Oncologia molecolare (Ifom), entrambi a Milano, con il supporto economico di Fondazione Airc, emerge che la restrizione calorica aiuta a combattere il cancro attivando il sistema immunitario. Svolto su 101 pazienti affetti da neoplasie quali tumori della mammella, del colon e del polmone, il lavoro dimostra che la dieta ipoglicemizzante basata su una restrizione calorica severa ciclica ottenuta con verdure, pane integrale, olio extravergine di oliva, frutta fresca e secca in quantità limitate e prestabilite è sicura, ben tollerata e associata ad effetti biologici positivi se effettuata sotto supervisione medica. Analizzando campioni di sangue prelevati prima e dopo i 5 giorni di dieta, Licia Rivoltini, che dirige l’Unità di immunoterapia dei tumori, ha scoperto che la dieta aumenta la presenza nel sangue di linfociti T citotossici e cellule Natural Killer, potenzialmente in grado di riconoscere e uccidere le cellule tumorali. «Il risultato più rilevante di questo studio consiste nella scoperta che uno specifico schema di dieta seguito ogni 3-4 settimane non solo è stato ben tollerato, ma ha anche attivato cellule immunitarie che svolgono un ruolo nel riconoscere e uccidere le cellule neoplastiche» afferma Claudio Vernieri, oncologo medico dell’Int e direttore del programma sperimentale di “Riprogrammazione metabolica dei tumori solidi” all’Ifom. «Verosimilmente lo ‘shock’ metabolico indotto dalla dieta incrementa e attiva tali cellule, facilitandone lo spostamento dal sangue all’interno del tumore dove potrebbero riconoscere ed eliminare in modo più efficiente le cellule tumorali. Questi dati, se validati da casistiche più ampie, potranno essere il presupposto anche per combinare la dieta ipoglicemizzante con farmaci immunoterapici in futuri studi sperimentali» riprende Vernieri. E Filippo de Braud, direttore del Dipartimento di oncologia ed ematologia dell’Int e professore ordinario all’università di Milano, conclude: «I risultati di questo studio sono incoraggianti per lo sviluppo futuro di questa strategia sperimentale perché dimostrano che la dieta ipoglicemizzante è sicura, fattibile e associata a un recupero del peso nella maggior parte dei pazienti oncologici trattati».

Cancer Discovery 2021. Doi: 10.1158/2159-8290.CD-21-0030
http://doi.org/10.1158/2159-8290.CD-21-0030

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