Tra le persone con meno di 35 anni, le donne hanno una probabilità di incorrere in un ictus ischemico più alta del 44% rispetto a quella degli uomini.
A dirlo è una revisione sistematica pubblicata su Stroke nel Go Red for Women® 2022, iniziativa incentrata sulla sensibilizzazione delle sfide cardiovascolari che le donne si trovano ad affrontare. In particolare, gli autori hanno incluso studi originali basati sulla popolazione che si focalizzavano su persone con un ictus entro i 45 anni. Ne sono stati identificati 16, per un totale di 69.793 partecipanti di diversi paesi. È emerso che le differenze tra uomini e donne nell’incidenza di ictus ischemico erano maggiori e più evidenti quando si consideravano gli individui con meno di 35 anni. Le donne colpite erano il 44% in più rispetto agli uomini. Una differenza che si riduceva nella fascia di età che andava dai 35 ai 45 anni e che, invece, nelle persone con un’età maggiore è stata difficile da determinare, a causa dei diversi modi in cui gli studi inclusi presentavano i dati. Non si è arrivati, inoltre, a scoprire il perché della maggiore prevalenza di ictus tra le donne.
Gli autori sottolineano come siano alcune caratteristiche degli stessi studi a porre dei limiti alla loro revisione e sottolineano anche come l’incidenza di ictus ischemico aumenti esponenzialmente con l’età e che solo il 15% si verifica in individui come meno di 50 anni. «Non c’è dubbio che i tradizionali fattori di rischio aterosclerotico contribuiscono in misura consistente all’ictus ischemico sia nei giovani uomini che nelle donne e diventano sempre più importanti con l’età. Tuttavia, questi fattori di rischio sono meno prevalenti nelle donne più giovani e potrebbero non spiegare la maggiore incidenza di ictus ischemico osservata nelle donne di età inferiore ai 35 anni. Le giovani donne che sopravvivono a un ictus ischemico hanno anche esiti più gravi con un rischio di esiti funzionali peggiori più alto di 2-3 volte rispetto alle loro controparti maschili.
Le differenze di sesso tra i giovani adulti con ictus ischemico sono un problema che richiede attenzione» scrivono gli autori, che concludono evidenziando la necessità di ulteriori ricerche per poter definire meglio nei giovani le differenze eziologiche di questo ictus tra i sessi, così come il contributo che i fattori di rischio non tradizionali (gravidanza, post-partum e contraccettivi ormonali) possono avere nel peso complessivo dell’ictus nelle donne. Da notare anche che in questo numero speciale del giornale è presente un articolo che riepiloga le nuove conoscenze sull’ictus nelle donne.
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