- Adv -
Il risveglio della natura in primavera aumenta la quantità di polline nell’aria e di conseguenza scatena le reazioni allergiche di molte persone, ma a volte piante e pollini non hanno nulla a che fare con starnuti e prurito o comunque non sono i soli responsabili del problema. «In alcuni casi la colpa potrebbe per esempio essere delle muffe o di altri allergeni che è importante identificare per poter gestire al meglio i fastidiosi sintomi allergici» affermano gli esperti statunitensi che spiegano come affrontare la primavera limitando i disturbi legati alle allergie.
«Innanzitutto è importante rivolgersi allo specialista, l’allergologo, che è in grado di riconoscere il tipo di allergia e di prescrivere il trattamento migliore a seconda del caso» dicono dalla associazione americana, ricordando che spesso i trattamenti auto-prescritti che consistono per esempio di farmaci acquistabili senza ricetta non sono poi così efficaci.
Ma il trattamento dei sintomi allergici è anche una questione di tempi: spesso si pensa che la primavera inizi ad aprile o maggio, ma i pollini cominciano a circolare molto prima e quindi anche i trattamenti dovrebbero essere anticipati. Se il trattamento inizia presto i sintomi saranno di certo meno pesanti.
Che dire poi dei rimedi naturali, sempre più richiesti da chi soffre di allergie? «La gente non si rende conto che l’immunoterapia è il rimedio più naturale che ci sia, ed è anche uno dei più efficaci» ricordano gli autori del comunicato, spiegando che questo trattamento consiste nell’assumere dosi crescenti proprio della sostanza alla quale si è allergici, per “istruire” il sistema immunitario a reagire in modo appropriato.
Infine ci sono alcune regole base che tutti gli allergici ai pollini possono applicare nella vita di tutti i giorni:
-
Tenere porte e finestre chiuse
-
Evitare di uscire nelle ore con la maggior concentrazione di pollini (mezzogiorno e primo pomeriggio)
-
Farsi la doccia e lavarsi i capelli dopo un’attività all’aria aperta
-
E infine tenere sempre sotto controllo le concentrazioni di pollini consultando gli appositi siti internet