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La sindrome CDKL5 è una rara malattia neurologica di origine genetica, una forma di encefalopatia epilettica causata da una mutazione del gene CDKL5, da cui prende il nome. Si tratta di una patologia praticamente impossibile da diagnosticare in epoca prenatale, che si manifesta durante le prime settimane di vita con crisi epilettiche farmacoresistenti e, nelle fasi successive, con l’assenza di linguaggio e una disabilità motoria e cognitiva grave. Interessa circa 13.000 famiglie nel mondo e ogni anno si registrano circa 750 nuovi casi (Fonte: CDKL5 Alliance).
SINTOMATOLOGIA
Il sintomo principale della malattia è l’epilessia, che si manifesta sotto forma di convulsioni. Queste crisi si manifestano solitamente in età precoce, in bambini di pochi mesi (entro i primi 8 mesi di vita). Spesso l’epilessia diventa progressivamente resistente al trattamento. Le convulsioni possono assumere forme diverse:
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Spasmi epilettici: crisi molto brevi caratterizzate da improvvisa flessione e/o estensione, spesso delle braccia,
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Crisi miocloniche: uno o più spasmi che possono verificarsi in tutto il corpo o in un braccio o una gamba, il paziente è cosciente,
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Crisi toniche: si manifestano con una caduta improvvisa, perdita di coscienza, contrazione tonica sostenuta di tutti i muscoli, apnea e ipersecrezione bronchiale e salivare,
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Crisi tonico-cloniche: si svolgono in due fasi: la fase tonica (contrazione muscolare generalizzata con perdita di coscienza) e la fase clonica (rilassamento muscolare).