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Un toccasana per salute e stress. La montagna è tutto questo. Sia che la si viva in modo “passivo”, per trascorrere tranquille vacanze estive, sia che si scelga di dedicarsi ad alcune attività fisiche. L’aria fresca e pulita rappresenta infatti un beneficio trasversale e aumenta con l’aumentare dell’altitudine. Il corpo compensa la riduzione di ossigeno e fa salire il livello dei globuli rossi. Respirare regolarmente aria di montagna può migliorare l’attività dei polmoni e dell’apparato respiratorio, con benefici anche per la salute cardiovascolare, riducendo il rischio di malattie come ipertensione , ictus e patologie cardiache. L’esercizio fisico regolare migliora poi la resistenza e rafforza il sistema immunitario.
L’offerta sportiva è davvero molto ampia. Anche d’estate: escursionismo, mountain bike, arrampicate, sci, ciclismo, nuoto nei laghi e nei fiumi, trekking in altitudine. Né va sottovalutato il benessere che la connessione con la natura trasmette. Le montagne offrono scenari mozzafiato e aiutano a staccare la mente dalle preoccupazioni quotidiane e a godere di momenti di tranquillità e serenità. In questo senso, l’esercizio fisico all’aria aperta può aiutare a ridurre lo stress e a migliorare il benessere mentale. L’ambiente tranquillo e rigenerante favorisce infatti il rilassamento e riduce l’ansia. Ma oltre al controllo dello stress e al benessere mentale, c’è di più: l’allenamento all’orientamento e al problem-solving. Camminare lungo i sentieri richiede infatti proprio queste abilità che possono svilupparsi e potenziarsi attraverso l’esplorazione, con ricadute positive sulla nostra capacità di risolvere sfide nel quotidiano.
Al tempo stesso, lo sport in montagna non è esente da rischi. Innanzitutto, l’altitudine che, lo abbiamo detto prima, rappresenta un beneficio. Allo stesso tempo, una diminuita pressione atmosferica provoca una riduzione della quantità di ossigeno disponibile. È un processo che può causare mal di montagna, ipossia, edema polmonare. Ecco perché soprattutto le persone cardiopatiche non dovrebbero superare alcune quote (normalmente gli 800 metri) e dovrebbero adattare il corpo gradualmente all’altitudine, fermandosi più volte durante il viaggio.
È importante anche fare molta attenzione al terreno accidentato. La montagna offre percorsi irregolari con radici, rocce, pendii ripidi e altri ostacoli. Tutto questo può aumentare il rischio di cadute, infortuni alle caviglie, alle ginocchia e ad altre parti del corpo. Infine, i cambiamenti climatici improvvisi. In montagna il tempo può trasformarsi da sereno a brutto in pochi minuti. Con piogge intense, venti forti e fulmini. È importante monitorare sempre le previsioni del tempo e dotarsi di abbigliamento e attrezzatura appropriata.
Fonte Dica 33