ALLENAMENTO E SUPERCOMPENSAZIONE 2° PARTE

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La seduta di allenamento in sé,quindi, non migliora direttamente la performance, ma scatena tutta una serie di meccanismi che porteranno solo successivamente al suo incremento.

In risposta al danno prodotto dallo stress allenante l’organismo risponderà adattandosi allo stimolo subito, con un meccanismo di supercompensazione.

Al termine della seduta inizia la fase di recupero, durante la quale il sistema si occuperà innanzitutto di ripristinare i livelli energetici preesistenti e di riparare i danno subiti.

Una volta ritornato alle condizioni antecedenti la seduta,l’organismo entrerà nella fase di supercompensazione,durante la quale incrementerà le scorte energetiche e rinforzerà le strutture che sono state messe in crisi dallo stress allenante.

Tutto questo avviene in preparazione di un eventuale, nuovo, stimolo della stessa entità.

Da ciò si evince che, per perturbare nuovamente l’omeostasi e scatenare i conseguenti meccanismi che condurranno ad un nuovo processo di supercompensazione,un eventuale secondo stress allenante dovrà essere caratterizzato da un intensità e/o una durata superiori alla precedente.

Se la prima seduta non fosse invece seguita,in tempi ragionevoli,da una seconda seduta, il sistema tenderebbe gradualmente a ripristinare le condizioni antecedenti il primo stress allenante, demolendo quanto costruito in eccedenza.

Da questo si deduce che, per mantenere il miglioramento ottenuto e per incrementare ulteriormente la prestazione, sarà necessario sottoporre l’organismo, con cadenza regolare,ad una successione di stimoli di entità crescente nel tempo.

Il sommarsi degli adattamenti supercompensativi ai vari stimoli provocherà il miglioramento della prestazione.

Oltre a ciò è fondamentale che,all’ aumentare dell’intensità e/o durata dello stimolo allenante, si accompagni un proporzionale incremento dei fattori recupero ed alimentazione.

L’organismo, prima di iniziare la fase di supercompensazione,deve aver recuperato quanto perduto in conseguenza allo stress allenante.

Se questo precetto non viene rispettato,gli stimoli stressanti risultano troppo ravvicinati,il soggetto rischia di incorrere nella cosiddetta Sindrome da superallenamento.

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