L’utilizzo della radiofrequenza per il trattamento del dolore cronico negli over 65 che assumono già tanti farmaci, può comportare significativi vantaggi. Si tratta di un approccio che offre un sollievo personalizzato dal dolore, minore esposizione ai farmaci e una migliore qualità di vita.
“Sono 14 milioni gli italiani che soffrono di dolore cronico e che molti di questi (circa 4 milioni) soffrono di un dolore non adeguatamente trattato. Più del 40% dei pazienti soffre di dolore cronico da oltre 10 anni e 1 su 3 ha dovuto attendere più di 5 anni per una diagnosi definitiva. Questo comporta gravi ripercussioni sulla qualità di vita dei pazienti – interviene DE CAROLIS – e sicuramente una strategia auspicabile è la presa in carico precoce del paziente da parte dei centri specializzati di terapia del dolore”.
PROBLEMA MOLTO DIFFUSO TRA GLI OVER 65
“L’invecchiamento è spesso accompagnato da una serie di patologie croniche, e molti anziani si trovano a dover gestire un elenco sempre più lungo di farmaci per trattare queste condizioni. Sappiamo che anche se i farmaci sono essenziali per il controllo di molte malattie, possono causare effetti collaterali o interazioni indesiderate. Nel caso del dolore cronico molti diffuso tra gli over 65 – spiega DE CAROLIS Past President di FederDolore SICD – l’uso della radiofrequenza per il trattamento del dolore cronico può offrire numerosi vantaggi per gli anziani, migliorando la loro qualità di vita e riducendo la dipendenza dai farmaci”.
SI ACCORCIA LA LISTA DEI FARMACI
Uno dei principali vantaggi della terapia con radiofrequenza è che può offrire sollievo dal dolore senza la necessità di aggiungere farmaci all’elenco già complesso di medicinali che molti anziani assumono quotidianamente.
“Questo aspetto è particolarmente significativo perché l’uso eccessivo di farmaci può comportare problemi come effetti collaterali indesiderati, interazioni tra farmaci e un aumento del rischio di cadute e incidenti” A differenza di molti farmaci – prosegue DE CAROLIS – che possono causare effetti collaterali indesiderati come nausea, vertigini o disturbi gastrointestinali, la terapia con radiofrequenza è generalmente ben tollerata e presenta un basso rischio di complicazioni”.
COME FUNZIONA LA RADIOFREQUENZA
La radiofrequenza è una procedura minimamente invasiva che coinvolge l’uso di onde elettromagnetiche per trattare il dolore cronico. Questo trattamento può offrire un sollievo a lungo termine, riducendo la necessità di procedure ripetute rispetto ad alcune altre terapie. Ciò significa meno disturbo per il paziente e una maggiore stabilità nel controllo del dolore nel tempo.
“Il dolore cronico può avere un impatto significativo sulla qualità di vita degli anziani, limitando la loro capacità di svolgere attività quotidiane – conclude DE CAROLIS – socializzare e godersi appieno la vita. La terapia con radiofrequenza può aiutare a ridurre il dolore, consentendo agli anziani di mantenere uno stile di vita più attivo e indipendente”.
“L’invecchiamento è spesso accompagnato da una serie di patologie croniche, e molti anziani si trovano a dover gestire un elenco sempre più lungo di farmaci per trattare queste condizioni. Sappiamo che anche se i farmaci sono essenziali per il controllo di molte malattie, possono causare effetti collaterali o interazioni indesiderate. Nel caso del dolore cronico molti diffuso tra gli over 65 – spiega DE CAROLIS Past President di FederDolore SICD – l’uso della radiofrequenza per il trattamento del dolore cronico può offrire numerosi vantaggi per gli anziani, migliorando la loro qualità di vita e riducendo la dipendenza dai farmaci”.
Uno dei principali vantaggi della terapia con radiofrequenza è che può offrire sollievo dal dolore senza la necessità di aggiungere farmaci all’elenco già complesso di medicinali che molti anziani assumono quotidianamente.
“Questo aspetto è particolarmente significativo perché l’uso eccessivo di farmaci può comportare problemi come effetti collaterali indesiderati, interazioni tra farmaci e un aumento del rischio di cadute e incidenti” A differenza di molti farmaci – prosegue DE CAROLIS – che possono causare effetti collaterali indesiderati come nausea, vertigini o disturbi gastrointestinali, la terapia con radiofrequenza è generalmente ben tollerata e presenta un basso rischio di complicazioni”.
La radiofrequenza è una procedura minimamente invasiva che coinvolge l’uso di onde elettromagnetiche per trattare il dolore cronico. Questo trattamento può offrire un sollievo a lungo termine, riducendo la necessità di procedure ripetute rispetto ad alcune altre terapie. Ciò significa meno disturbo per il paziente e una maggiore stabilità nel controllo del dolore nel tempo.
“Il dolore cronico può avere un impatto significativo sulla qualità di vita degli anziani, limitando la loro capacità di svolgere attività quotidiane – conclude DE CAROLIS – socializzare e godersi appieno la vita. La terapia con radiofrequenza può aiutare a ridurre il dolore, consentendo agli anziani di mantenere uno stile di vita più attivo e indipendente”.