IDENTIFICAZIONE DI PERSONA CON L’ODONTOLOGIA FORENSE

In alcune cause di morte ,come ad esempio nel caso di soggetti carbonizzati,l’importanza della componente dentale per la sua capacità di mantenere indenne il materiake genetico

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Allo stato attuale considerando che gli studi dentistici eseguono cartelle cliniche e radiografie ante mortem,l’Odontologo Forense ha molte possibilità di successo,perché insieme alle impronte digitali e l’esame del DNA i denti sono un importante metodo di identificazione.Identificare un corpo senza nome è una delle caratteristiche distintive della società umana,date le sue implicazioni religiose,sociali,giuridiche.In alcune cause di morte ,come ad esempio nel caso di soggetti carbonizzati,l’importanza della componente dentale per la sua capacità di mantenere indenne il materiake genetico.Assume importanza rilevante anche nei disastri di massa.Forma,dimensioni,modificazioni terapeutiche e patologiche possono rendere unico sia la struttura che l’aspetto di un dente.Secondo alcuni studi ,tra lo stato ante-morte e quello post-mortem vi sono almeno 12 caratteristiche coincidenti,la possibilità che esista un altro individuo con gli stessi parametri è di 1 su 225 milioni,mentre se le coincidenze sono la metà si scende a 1 su 100 mila.Anche lo sviluppo dell’organo dentale può contribuire all’identificazione,dato che le noxae patogene lasciano tracce nella struttura dei tessuti duri come ad esempio l’alterazione delle linee di accrescimento tra smalto e dentina.

In pratica Odontologo forense può identificare con sicurezza il 60 per cento degli ignoti ,sempre se ha a disposizione una documentazione clinica sufficiente ante-mortem.L’esame della dentatura contribuisce anche ad accertare il sesso della vittima.

DIMORFISMO SESSUALE E CARATTERISTICHE DENTALI

UOMO

INCISIVO CENTRALE SUPERIORE LARGO QUANTO IL CANINO.

LA DIFFERENZA IN LARGHEZZA TRA INCISIVO CENTRALE E LATERALE SUPERIORE E’ MENO MARCATA (media1,6 mm).

LA DIFFERENZA IN LARGHEZZA TRA INCISIVO CENTRALE E CANINO INFERIORE E’ PI§ MARCATA (media 1mm).

I GENI DELA AMELOGENINA (proteina principale dello smalto)SI TROVANO SUI CROMOSOMI X E Y E SONO DIVERSI. .

DONNA

INCISIVO CENTRALE SUPERIORE PIU’LARGO DEL CANINO

LA DIFFERENZA IN LARGHEZZA TRA INCISIVO CENTRALE E LATERALE SUPERIORE e’PIU’MARCATA(media 2,1).

LA DIFFERENZA IN LARGHEZZA TRA INCISIVO CENTRALE E CANINO INFERIORE E’ MENO MARCATA(media0,7mm).

I geni della amelogenina (principale proteina dello smalto) si trovano sul cromosoma X e sono uguali.

CONCLUSIONI

Se in teoria odontobiogramma di un ignoto basterebbe per fare l’identificazione,troppo facile sarebbe la professione dell’Odontologo Forense,in pratica si verificano diversi ostacoli.Il primo sicuramente è la documentazione,perché non tutti gli odontoiatri eseguono una corretta cartella clinica es.quando tralasciano di annotare restauri eseguiti da colleghi precedenti,non tutti archiviano lastre ed eseguono fotografie,quindi odontologo si può trovare davanti a delle cartelle incomplete o incomprensibili,questo in Italia.In Germania la cosa è più semplice,perché la quasi totalità delle prestazioni odontoiatriche è erogata tramite le casse malati e la rendicontazione avviene per via telematica,quindi è più facile rintracciare una persona in base allo status dentale,inoltre esiste una grande collaborazione da parte della Kriminalpolzei che pubblica con regolarità sui siti odontoiatrici foto e odontogrammi di ignoti Negli USA esiste una banca dati riservata alle vittime non identificatee alle persone scomparse(NATIONAL DENTAL IMAGE REPOSITORY),in cui vengono inseriti dati e immagini cliniche reperite attraverso gli odontoiatri.Analogamente si procede anche in Svizzera e in Australia,dove dopo 60 giorni dalla scomparsa i dati clinici disponibili vengono acquisiti dal NATIONAL MISSING PERSONS UNIT.Un altro sistema molto utile per l’identificazione è quello che usano in Scandinavia,ovvero marcare le protesi rimovibili con un codice unico per ogni paziente.In Scandinavia la percentuale delle protesi marcate supera il 50 per cento.Le autorità sanitarie e le associazioni scientifiche in USA,Svezia,Islanda,Australia,raccomandano che le protesi rimovibili siano contrassegnate da un codice o da un trasponder con tecnologia RFID(che consiste nell’inserire un piccolo dispositivo all’interno della base base protesica della larghezza di 2-3 mm e della lunghezza di circa 1 cm, in particolar modo nei pazienti non autosufficienti.Inserendo in questo contesto anche il passaporto implantare che viene rilasciato in circa il 90 per cento degli studi odontoiatrici italiani,aumenterebbero notevolmente le potenzialità dell’identificazione per via odontologica.Un caso celebre identificato tramite odontologia forense ADOLF HITLER ed EVA BRAUN,subito dopo la capitolazione di Berlino un gruppo di medici sovietici eseguirono 13 autopsie su corpi carbonizzati rinvenuti nella cancelleria del Reich,la testimoniana di Fritz Echtmann,odontotecnico che aveva realizzato le protesi(ponti e intarsi)venne confermata dal Dott.H.BLAsche dentista personale di Hitler e dei gerarchi nazisti quando venne catturato dagli americani che aveva inserito protesi fisse e intarsi.

Dott. Gian Piero Torresi
Titolare dell’omonimo studio odontoiatrico con sede in Fermo, nelle Marche. Protesi fissa, protesi mobile, impiantologia, chirurgia orale e ortodonzia sono le principali attività svolte. Nato nel 1964, si è specializzato in odontoiatria forense. Laurea in Odontoiatria presso univpm Ancona 2)Per 15 anni odontoiatra nella medicina Penitenziaria,carcere Montacuto,Marino del Tronto,Barcaglione Specialista Ambulatoriale presso AST Ancona 3)libero professionista come Odontoiatra Forense e Legale e delle Assicurazioni in Fermo 4)Collaborazioni con Avvocati,Medici Legali Compagnie di Assicurazioni. Relatore in varie conferenze sia in Italia che all’estero, 5)Autore di molte pubblicazioni di Odontoiatria Forense e Legale

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