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PREFAZIONE
Siamo distratti da tantissimi rumori assordanti,dallo schermo di un cellulare, dai clacson delle auto, dal frastuono delle urla la mattina quando scatta il semaforo verde, dalla fretta e dalla frenesia di una modernità che talvolta ci soffoca.
La musica le note di canzoni dance che pur di assecondare il mondo attuale fingiamo di essere felici in una discoteca. Basta guardare lo sguardo di tanti ragazzi con il loro cockail nella mano destra e il cellulare nella mano sinistra, il dialogo perso.. lo scambio di sguardi..
Vogliamo ritornare in sintonia con il nostro io? Basterebbe semplicemente sintonizzarsi con il proprio respiro, cambiare la melodia delle nostre giornate, anche solo per 10 minuti :disattivare l’offline dei pensieri e respirare il silenzio di una natura piena di colori, ascoltare il cinquettio dei pettirossi, lo scroscio delle foglie dei sentieri montani o l’infrangersi delle onde del mare in un paesaggio marino.
Non esiste incantesimo più bello della cura del proprio corpo,delle proprie emozioni, la migliore cura farmaceutica è racchiusa da una piccola carezza o un leggero sorriso che rivolgiamo a noi stessi.
Bisogna porsi la domanda: Io oggi come sto davvero?
Sono Felice?
Se la gioranata si concludesse adesso sono in pace con tutti?
Ho realizzato tutto quello che volevo nei limiti del possibile?
Bisognerebbe non lasciarsi incatenare dai pensieri negativi e vedere la vita da una prospettiva di positivismo, iniziando la giornata con un sorriso e con la nostra melodia del cuore.
Adesso chiudete gli occhi ispirate profondamente e inspirando buttate fuori i cattivi pensieri che annebbiano la vista, aprite il cuore con la vostra musica e fate entrare il sole nella vostra vita.
INTRODUZIONE
Il dolore è parte integrante della vita umana e possiede molteplici significati. Ancora oggi, l’umanità non conosce mezzi efficaci per eliminarlo del tutto, ma tenta di ridurlo. In una valutazione etica più generale il dolore è associato all’idea di castigo. In un epoca moderna si attribuisce un’interpretazione secondo la quale è rappresentato da un segnale d’allarme.
Da molti secoli si conoscono i benefici della musica nel trattamento del dolore. Già nei miti sono descritte le tre principali componenti dell’ anestesia: l’ipnosi, l’amnesia e l’analgesia. Sin dall’antichità, accanto alle droghe, la musica era utilizzata per indurre stati ipnotici, cercando di provocare un effetto benefico sulle sofferenze sia chirurgiche sia prettamente emotive( Ture H, Ture U.m Gogus F.Y., Valavaris A., Yasargil M.G. 2005: 1-78-186)
La musicaterapia è una disciplina che utilizza l’elemento sonoro musicale, all’interno della relazione con il paziente in un processo sistemico di intervento, con finalità preventive,riabilitative e terapeutiche ( Bunt L.,1994).
Gli elementi della fisica e del suono colpiscono ed alternano il sistema psico-neuro-immunoendocrinologico. Lo stato di malattia è un’alterazione nell’equilibrio omeostatico dell’asse psico-neuro-immuno-endocrinologico, dovuto principalmente ad una causa eziologica primaria di stress generalizzato e a fasi mentali negative, che producono squilibri biochimici, elettromagnetici e blocchi energetici.
Nell’ambito di una visione sistemica dell’unità corpo-mente questa definizione rappresenta uno dei paradigmi fondamentali in diversi modelli musicoterapici
(Bertirotti A.,2003).
La musica agisce sugli organi, sulle ghiandole endocrine, sul sistema personale emotivo e sulla cognizione. I benefici effetti della musica si trasmettono secondo il principio di sincronizzazione armonica, che dalla fisica delle onde si ritrova in moltissimi altri fenomeni naturali. Secondo questo principio due corpi che producono oscillazioni tendono ad accomodarsi “in fase”, ossia nel loro ritmo oscillatorio.
Ciò avviene anche per quanto riguarda il semplice e puro alternarsdi di accenti forti e deboli, ossia per il ritmo stesso.
La musica quindi fa risuonare ed induce ad una sincronizzazione reciproca dei ritmi, ad esempio respiratori, di coloro che assieme la ascoltano oppure la eseguono .
( Bertirotti A.,ibidem.)
La musica dall’esterno, stimola l’attivazione di processi endogeni di rilassamento e riduzione del dolore, nonchè di guarigione.
( Rider. M.S. 1985: 183-192).
Esistono inoltre prove neuroscientifiche e cognitive che evidenziano gli effetti positivi prodotti dalla musica
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La musica distrae,ossia permette di concentrarsi su qualcosa di diverso dal solito
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La musica determina un’inibizione endogena del dolore
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La musica promuove il rilascio di endorfine (peptici oppioidi endogeni) nel corpo, le quali agiscono contro il dolore.
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La musica lenta promuove un rilassamento e rallenta il ritmo respiratorio e cardiaco