La cannabis in adolescenza aumenta il rischio di disturbi psicotici

Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Psychological Medicine mostra una forte associazione tra l’uso di cannabis durante l’adolescenza e un aumento del rischio di sviluppare disturbi psicotici. La ricerca, guidata da André J. McDonald, professore associato di psichiatria e neuroscienze comportamentali presso la McMaster University di Hamilton, in Canada, evidenzia come l’adolescenza rappresenti un periodo particolarmente vulnerabile per gli effetti della cannabis sulla salute mentale.
L’importanza di questa scoperta risiede nella crescente potenza della cannabis disponibile oggi rispetto ai decenni precedenti, rendendo i risultati di questo studio particolarmente rilevanti per le attuali politiche sanitarie e di prevenzione.

Lo studio ha analizzato i dati di un campione di 11.363 giovani di età compresa tra 12 e 24 anni che non avessero diagnosi pregressa di disturbi psicotici.
Durante l’adolescenza (12-19 anni), l’uso di cannabis è stato associato a un rischio di sviluppare disturbi psicotici oltre 11 volte superiore rispetto ai non utilizzatori. La differenza aumenta ulteriormente quando l’analisi è limitata ai soli ricoveri ospedalieri e agli accessi in pronto soccorso. Al contrario, durante la giovane età adulta (20-33 anni), l’uso di cannabis non ha mostrato una significativa associazione con i disturbi psicotici.

“La forza dell’associazione durante l’adolescenza è stata notevolmente maggiore rispetto agli studi precedenti, il che potrebbe riflettere l’aumento recente della potenza della cannabis” ha commentato McDonald.

Psychological Medicine 2024. Doi: 10.1017/S0033291724000990
https://doi.org/10.1017/S0033291724000990