Il sole fa bene anche alla fertilità di coppia

Negli ultimi anni, di pari passo con la crescita del livello culturale medio e un maggiore accesso all’informazione, sono cresciute anche la consapevolezza e la coscienza salutistica della gente, questo significa che mediamente le persone sono più informate su tutto quello che li riguarda in termini di ciò che fa bene e ciò che fa male

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Nel corso dei secoli la percezione e la considerazione del sole e delle sue proprietà da parte della società sono cambiate radicalmente, soprattutto nel momento in cui la medicina ha cominciato a studiare gli effetti benefici dei raggi ultravioletti per la salute. Sfatiamo quindi il mito che il sole e l’esposizione ai raggi UV possono costituire solo un danno per la nostra pelle.

Negli ultimi anni, di pari passo con la crescita del livello culturale medio e un maggiore accesso all’informazione, sono cresciute anche la consapevolezza e la coscienza salutistica della gente, questo significa che mediamente le persone sono più informate su tutto quello che li riguarda in termini di ciò che fa bene e ciò che fa male. Le notizie allarmistiche sugli effetti dannosi dei raggi UV per il nostro organismo hanno ingenerato negli ultimi anni una sorta di psicosi anti UV, suffragata dal parere di medici e dermatologi che hanno confermato risultati molto allarmanti.

La ragione principale degli effetti benefici indiretti dei raggi UV, è riconducibile alla capacità della pelle, quando esposta alle radiazioni solari di dare avvio a un processo chimico che porta alla sintesi della vitamina D3.

Questa molecola nella forma biologicamente attiva, è importantissima per il nostro organismo in quanto assolve a diverse funzioni; una sua carenza è responsabile ad esempio, di un indebolimento osseo, ecco perché sopperire alla mancanza di sole nei mesi invernali con irradiazioni artificiali può essere d’aiuto per le donne che, dalla menopausa in poi, sono più soggette a problemi di osteoporosi. Le proprietà antitumorali di questa molecola si spiegano, invece, grazie ai meccanismi fisiologici che la vitamina D induce e che sono in grado di inibire la capacità di moltiplicarsi propria delle cellule tumorali. Alcuni studi dimostrano, infatti, che la vitamina D nell’organismo favorirebbe il rilascio di sostanze chimiche, che combinate con il calcio, formerebbero una sostanza collosa in grado di unire tra loro le cellule, ponendo un freno alla loro proliferazione. La vitamina D svolge poi un grosso ruolo anche per il nostro sistema immunitario; questo spiega l’efficacia dei raggi solari per combattere la tubercolosi. Infatti, l’apporto di vitamina D e i bagni di sole hanno fornito alle cellule immunitarie degli ammalati del materiale per formare un antibiotico naturale contro la malattia.

Da uno studio della Medical University di Graz in Austria, pubblicato alcuni anni fa su European Journal of Endocrinology pare inoltre che la luce solare aumenti la fertilità sia negli uomini che nelle donne. Secondo i ricercatori austriaci, infatti, la vitamina D, conosciuta come la “vitamina del sole”, è anche la chiave per il bilanciamento degli ormoni sessuali femminili e per migliorare il numero e la qualità degli spermatozoi. Nelle donne contribuisce a incrementare i livelli di progesterone ed estrogeno rispettivamente del 13% e del 21%, regolando i cicli mestruali e rendendo più probabile il concepimento. Negli uomini aumenta la fertilità contribuendo a un sano sviluppo il DNA degli spermatozoi ed aumenta i livelli di testosterone biodisponibile.

La verifica è avvenuta studiando circa 2.300 persone e ha rivelato anche che i livelli di testosterone raggiungono un picco nel mese di agosto e sono più bassi a marzo, subito dopo l’inverno, esattamente come le donne, che ovulano con più difficoltà nella stagione fredda.

• Laureato in Medicina e Chirurgia nell’Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1977; • Specializzato in Ginecologia ed Ostetricia nell’ Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1981; • Specializzato in Andrologia nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode nel 1985; • Perfezionato in Sessuologia Clinica nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode; • Master in Endoscopia Ginecologica Avanzata – Università di Bari; • Master in Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Tecniche di Fecondazione Assistita presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Università di Palermo; • Primario Idoneo di Ostetricia e Ginecologia con il massimo dei voti nel 1987; • Diplomato in “Ipnologia Clinica” presso l’Istituto “Franco Granone” di Torino • Professore di Fisiopatologia della Riproduzione Umana presso la Scuola di Specializzazione in Andrologia dell’Università di Pisa dal 1987 al 2004 e Professore di Biochimica sistematica Umana presso l’Università della Calabria dal 1999 al 2001; • Attualmente è Tutor Aziendale per le Tesi di Laurea e Docente nei Seminari Integrativi di semiologia nella Facoltà di Scienze, Corso di Laurea in Biologia, Università del Salento; • Pioniere della Procreazione Medicalmente Assistita in Italia, nel 1984 fonda in Puglia la prima Banca del Seme Italiana con autorizzazione specifica conservazione dei gameti maschili e fecondazione artificiale; • Attualmente è Direttore dei Centri Integrati di Andrologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana Tecnomed di Nardò e Gallipoli e Casa di Cura “Fabia Mater” di Roma dove viene praticata diagnostica all’avanguardia e ricerca scientifica nel campo delle patologie di coppia e le più moderne tecniche di procreazione assistita. • Fondatore e componente del C.E.C.O.S. ITALIA (Centri per la Conservazione degli Ovociti e Spermatozoi); • Fondatore e Consigliere Nazionale della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.); • Coordinatore del gruppo d’interesse di Medicina di Coppia della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R); • Delegato Regionale dell’Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri (AGEO) e della Società Italiana di Fitoterapia ed Integratori in Ostetricia e Ginecologia (SIFIOG); • Autore di 196 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali; • Relatore, moderatore e discussant nei principali convegni scientifici nazionali ed internazionali della disciplina che esercita.

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