Fulmini, da paralisi a infarto ecco cosa si rischia. La guida Iss

L'Istituto superiore di sanità mette in evidenza l’importanza della prevenzione con una pagina che offre consigli utili per proteggersi dai pericoli associati ai fulmini

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In Italia cadono in media circa 1.600.000 fulmini all’anno, soprattutto nei mesi di luglio e agosto. Proprio una scarica elettrica è caduta su una spiaggia ad Alba Adriatica (Teramo) nei giorni scorsi e alcuni bagnanti sono rimasti feriti. L’Istituto superiore di sanità (Iss) mette in evidenza l’importanza della prevenzione attraverso una pagina dedicata che offre consigli utili per proteggersi dai pericoli associati ai fulmini.

“Un fulmine può provocare danni alla salute in forma diretta, se il corpo viene colpito direttamente dalla scarica, oppure indiretta, se viene colpito dalla corrente di ritorno nel terreno – avvertono gli esperti – I danni più gravi sono quelli derivanti dalla fulminazione diretta, e in certi casi possono provocare la morte. Se, per esempio, la corrente passa per il cuore può provocare un arresto cardiaco, mentre se attraversa i centri nervosi o respiratori può portare alla morte per arresto respiratorio. Possono causare la morte, o ferite gravi, anche le bruciature conseguenti alla fulminazione”. “Danni meno gravi possono essere: paralisi, amnesie e perdita di conoscenza per periodi compresi fra pochi minuti e varie ore. Il bagliore del fulmine (il lampo) può causare poi disturbi alla vista, e l’onda d’urto danni all’udito. Altri effetti indiretti dei fulmini possono essere gli incendi e la caduta di alberi”, prosegue l’Iss.

La prevenzione

“In montagna o all’aperto: bisogna evitare di ripararsi sotto un albero o in un bosco: gli alberi sono infatti particolarmente esposti ai fulmini. Se poi l’albero è isolato, il rischio di essere colpiti è ancora maggiore – prosegue la scheda – Oltre che dagli alberi, è consigliabile stare lontano dai pali (anche quelli delle fermate degli autobus) e dai muri: un fulmine li può far crollare, del tutto o in parte. La cosa migliore, se non è possibile mettersi al coperto, è stare in uno spazio aperto, lontano da oggetti appuntiti o metallici (compresi ombrelli, bastoni e piccozze). La posizione migliore da assumere è stare accovacciati, mentre è più pericoloso stare sdraiati o in piedi. Non praticare passatempi che comportano l’uso di oggetti appuntiti, come la pesca o il golf. Meglio evitare di parlare al cellulare, soprattutto se l’apparecchio ha l’antenna”. Al mare o al lago: “È pericoloso fare il bagno in mare durante un temporale: l’acqua è un buon conduttore elettrico. La cosa migliore è abbandonare la spiaggia e mettersi al riparo. Se non è possibile, meglio rimanere accovacciati all’aperto, senza ombrello e lontani da oggetti appuntiti o metallici”, precisano gli esperti.

In casa

“E’ un posto sicuro in caso di temporali, ma occorre stare attenti a determinati comportamenti: dato che l’acqua è un buon conduttore, è meglio evitare di fare il bagno o la doccia e di lavare i panni. Meglio – suggerisce l’Iss – anche staccare gli elettrodomestici, che possono bruciarsi se la casa viene colpita da un fulmine. Evitare di parlare al telefono fisso: la carica potrebbe propagarsi attraverso i fili”. In macchina. “E’ un posto sicuro: è una gabbia metallica che scarica l’eventuale fulmine sulle gomme (è l’effetto noto come gabbia di Faraday). Bisogna però evitare di toccare l’autoradio e le parti metalliche dell’abitacolo”, continua la scheda. “In barca e vicino a un porto, è consigliabile cercare di attraccare. Altrimenti può convenire cercare di allontanarsi: spesso i temporali sono circoscritti ad aree relativamente piccole. In generale, l’albero di una barca è esposto ai fulmini, quindi è meglio tenersene lontani. Per far scaricare in acqua un eventuale fulmine è consigliabile collegare l’albero con il mare, per esempio buttando in mare l’ancora dopo aver attorcigliato il cavo intorno all’albero – sottolinea l’Iss – L’aereo è un mezzo sicuro: è dotato di dispositivi di sicurezza, e comunque di solito vola al di sopra delle nuvole temporalesche. In treno non si corrono rischi. Anche la funivia si comporta come una gabbia di Faraday”.

Il campeggio

“Meglio stare fuori della tenda piuttosto che dentro. Soprattutto evitare di toccare i paletti metallici. Il camper e la roulotte sono invece luoghi sicuri, dove comunque valgono le stesse regole di sicurezza della casa e dell’automobile”, conclude l’Istituto.

Fonte Doctor 33

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