Variazioni di peso e carboidrati: quando la bilancia può ingannare

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È comune notare fluttuazioni di peso dopo aver consumato pasti ricchi di carboidrati, e spesso la reazione immediata è pensare di aver accumulato grasso,portando a una percezione negativa dei carboidrati stessi. Tuttavia, questo è un fraintendimento che può indurre a demonizzare ingiustamente un nutriente fondamentale. Comprendere il vero impatto dei carboidrati sul nostro peso è fondamentale per interpretare correttamente ciò che vediamo sulla bilancia e per evitare conclusioni affrettate.

I carboidrati sono una componente essenziale della nostra dieta, forniscono energia immediata al nostro organismo e immagazzinano quella in eccesso sotto forma di glicogeno, che si accumula nei muscoli e nel fegato. Ogni grammo di glicogeno immagazzinato trattiene circa tre grammi d’acqua. Questo significa che un pasto ricco di carboidrati può portare a un aumento temporaneo di peso dovuto principalmente a un maggiore contenuto di acqua, piuttosto che a un accumulo di grasso.

Per esempio, dopo una cena particolarmente ricca di carboidrati, come una pizza, è normale osservare un rapido aumento di peso il giorno seguente. Tuttavia, questo aumento è in gran parte dovuto all’acqua e al glicogeno, oltre che al peso del cibo ancora in fase di digestione; quindi, non bisogna pensare di essere ingrassati.

L’accumulo di grasso avviene solo quando si introducono in modo sistematico più risorse energetiche di quante il corpo riesce a utilizzare (o immagazzinare come glicogeno).

In realtà però, in assenza di compromissioni metaboliche, il nostro organismo è una macchina estremamente funzionale, capace di gestire un eventuale sporadico eccesso di carboidrati tramite il metabolismo basale, la termoregolazione e l’attività fisica. Non è quindi la singola abbuffata a causare un aumento di peso, ma un consumo calorico eccessivo perpetrato nel tempo.

Stesso ragionamento vale anche al contrario, se si riducono drasticamente i carboidrati, si può osservare una rapida perdita di peso sulla bilancia. Tuttavia, è importante comprendere che questa riduzione è principalmente dovuta alla perdita di acqua legata al glicogeno, e non a una reale perdita di massa grassa; quindi, effettivamente non si tratta di dimagrimento. Anzi, una riduzione improvvisata di carboidrati, senza il supporto di un professionista della nutrizione che ci guida nella ripartizione sensata dei macronutrienti, non solo rallenta il metabolismo, ma porta con sé sintomi come stanchezza, ipoglicemia e conseguente aumento fisiologico del senso di fame.

In conclusione, i numeri che appaiono sulla bilancia riflettono diversi fattori e devono essere interpretati con attenzione. Il dimagrimento reale si ottiene attraverso la perdita di massa grassa, raggiungibile solo mediante un’alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e una forte determinazione, adottati come parte di uno stile di vita quotidiano.

Dott.ssa Oleksandra Petrovska è laureata in Infermieristica (2017) e in Scienze Farmaceutiche Applicate (2023) presso l'Università La Sapienza di Roma. Attualmente è laureanda in Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione Umana presso l'Università della Tuscia di Viterbo. Dopo diversi anni di esperienza professionale nell'assistenza a persone affette da patologie, ha orientato il suo interesse verso la prevenzione e la promozione della salute, con particolare attenzione all'alimentazione. La sua attività di ricerca e progettazione è dedicata allo sviluppo di una dieta del futuro che sia consapevole, eco-sostenibile e cruelty-free, in linea con l'approccio One Health.

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