Depressione post-partum, facciamo il punto …

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La depressione post-partum colpisce dal 10% al 15% delle neomamme. Mentre molte soffrono di un leggero e temporaneo ‘baby blues’, la depressione post-partum è una condizione a lungo termine che può provocare nelle mamme una tristezza persistente, un’ansia soffocante, un ostinato senso di disperazione e la sensazione di non riuscire a creare un legame con il proprio bambino. Ciò può avere un impatto terribile sia sulla madre che sul bambino, un impatto che può durare anni.

Non è chiaro il motivo per cui solo alcune donne sviluppano depressione post-partum, ma le nuove scoperte suggeriscono che uno squilibrio nel metabolismo del progesterone nel corpo potrebbe essere un fattore scatenante. Per comprendere meglio il ruolo del progesterone, i ricercatori si sono concentrati sull’ormone e sul suo percorso metabolico nel corpo. Gli scienziati hanno misurato i livelli di steroidi neuroattivi derivati dal progesterone nel sangue di 136 donne durante il secondo e il terzo trimestre. Di queste, 33 hanno sviluppato depressione post-partum dopo il parto. Due steroidi neuroattivi sembrano influenzare il rischio di sviluppare il disturbo: pregnanolone e isoallopregnanolone. Il pregnanolone agisce su un particolare recettore cellulare per ridurre lo stress. L’isoallopregnanolone, d’altra parte, agisce sullo stesso recettore per aumentare lo stress. Nel terzo trimestre, le donne che hanno sviluppato depressione post partum avevano un rapporto pregnanolone/progesterone più basso e un rapporto isoallopregnanolone/pregnanolone più alto rispetto a quelle che non avevano avuto problemi, hanno scoperto i ricercatori. Livelli elevati di progesterone nella tarda gravidanza sarebbero anche associati a un rischio più elevato di depressione post partum.

Prof Lamberto Coppola
• Laureato in Medicina e Chirurgia nell’Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1977; • Specializzato in Ginecologia ed Ostetricia nell’ Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1981; • Specializzato in Andrologia nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode nel 1985; • Perfezionato in Sessuologia Clinica nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode; • Master in Endoscopia Ginecologica Avanzata – Università di Bari; • Master in Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Tecniche di Fecondazione Assistita presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Università di Palermo; • Primario Idoneo di Ostetricia e Ginecologia con il massimo dei voti nel 1987; • Diplomato in “Ipnologia Clinica” presso l’Istituto “Franco Granone” di Torino • Professore di Fisiopatologia della Riproduzione Umana presso la Scuola di Specializzazione in Andrologia dell’Università di Pisa dal 1987 al 2004 e Professore di Biochimica sistematica Umana presso l’Università della Calabria dal 1999 al 2001; • Attualmente è Tutor Aziendale per le Tesi di Laurea e Docente nei Seminari Integrativi di semiologia nella Facoltà di Scienze, Corso di Laurea in Biologia, Università del Salento; • Pioniere della Procreazione Medicalmente Assistita in Italia, nel 1984 fonda in Puglia la prima Banca del Seme Italiana con autorizzazione specifica conservazione dei gameti maschili e fecondazione artificiale; • Attualmente è Direttore dei Centri Integrati di Andrologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana Tecnomed di Nardò e Gallipoli e Casa di Cura “Fabia Mater” di Roma dove viene praticata diagnostica all’avanguardia e ricerca scientifica nel campo delle patologie di coppia e le più moderne tecniche di procreazione assistita. • Fondatore e componente del C.E.C.O.S. ITALIA (Centri per la Conservazione degli Ovociti e Spermatozoi); • Fondatore e Consigliere Nazionale della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.); • Coordinatore del gruppo d’interesse di Medicina di Coppia della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R); • Delegato Regionale dell’Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri (AGEO) e della Società Italiana di Fitoterapia ed Integratori in Ostetricia e Ginecologia (SIFIOG); • Autore di 196 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali; • Relatore, moderatore e discussant nei principali convegni scientifici nazionali ed internazionali della disciplina che esercita.

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