L’ Anoressia Sessuale … è in parte colpa di YouPorn

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La primavera che è appena arrivata notoriamente è un periodo in cui, aumentando gli stimoli erogeni, aumenta anche il desiderio sessuale, ma ora non è più così perché è in agguato una nuova patologia di coppia: L’ANORESSIA SESSUALE!

L’inappetenza sessuale infatti è uno dei mali del nostro tempo, un disturbo del desiderio sessuale che interessa un numero sempre crescente di persone. Nelle coppie in cui la sindrome colpisce uno dei due partner il disturbo diviene poi inesorabilmente catastrofico, perché viene meno proprio l’intimità, vale a dire il contatto fisico non finalizzato al sesso, come carezze, sguardi, baci, etc. Tutto ciò mina il rapporto di coppia e può portare a crisi profonde ed a rancori che crescono nel silenzio.

L’ anoressia sessuale è una vera e propria malattia del nostro tempo, non imputabile a disturbi di natura organica , psichica e/o psicotica, come se il fisiologico periodo di refrattarietà (breve lasso di tempo caratterizzato da disinteresse per ogni attività sessuale, conseguente alla appagante conclusione dell’atto sessuale) fosse divenuto permanente, al punto da trasformare l’individuo da animale sessuato ad animale asessuato. Ciò che sta preoccupando di più noi specialisti in Medicina di Coppia è l’aver rilevato che proprio un consumo eccessivo di pornografia online (YouPorn) può essere la principale causa di questo disturbo sessuale, sia negli uomini che nelle donne. Il problema sta emergendo adesso e riguarda gli individui che non riescono più a provare desiderio in assenza di veri e propri problemi fisici.

In Italia oltre il 30% degli utenti del web frequenta siti pornografici. Questo dato ci pone al quarto posto in Europa, dopo Germania (34,5%), Francia (33,6%) e Spagna (32,4%). Il 26,6 % sono donne, ma i frequentatori più assidui dei siti pornografici sono gli uomini (73,4%). In alcuni casi si comincia anche prima di 13 anni (3,9%), i contatti aumentano fra 14 e 18 anni (5,9%) e salgono decisamente fra 25 e 34 anni (22,1%). Il picco si raggiunge fra 35 e 44 anni (25,4%) e poi l’abitudine comincia a ridursi: scende al 20,1% fra 45 e 54 anni e tocca il 12% oltre i 55 anni. La fredda sessualità dei siti internet, ripetitiva e spesso attiva, comporta l’assuefazione e sviluppa nella vita reale, un drastico calo del desiderio. L’accessibilità alla pornografia che viene permessa tramite l’uso del web non aiuta di certo ad avere un rapporto di coppia corretto e soprattutto può provocare dei grossi disturbi a livello caratteriale.

L’anoressia e bulimia sessuale esiste infatti anche nelle donne ed, al pari di quella alimentare, inizia in maniera subdola ed inconsapevole. In fondo, a chi non capita prima o poi di non aver voglia di fare l’amore? Ma pian piano il corpo smette di desiderare, mentre con la mente non si immagina più.

Da una ricerca del Journal of American Medical Association, un po’ datata ma sempre lodevole, emerge che in USA il 33% delle donne tra i 18 e i 59 anni soffre di parziale o totale assenza del desiderio sessuale, contro solo il 16% dei maschi. Nel nostro paese, anche se non esistono studi epidemiologici della stessa portata scientifica, si stima che a soffrirne sia addirittua il 3% delle italiane, mentre ben il 15% denuncia disturbi permanenti del desiderio. L’ anoressia sessuale è il picco più acuto della caduta del desiderio, durante il quale la donna non smette solo di avere desideri sessuali, ma non ha più fantasie erotiche spontanee o volontarie, e tantomeno è ricettiva alle avances del partner. Anoressia sessuale e alimentare, sesso e cibo, sono spesso legate da un filo sottile: così la donna che vive nell’assenza del desiderio può avere momenti di bulimia erotica che non è superamento del problema, ma esasperazione di un’ angoscia che la spinge ad agire. Una trappola nella trappola (ct. R. Cavaliere).

E’ importante inoltre ricordare che la donna vive il sesso in modo più emotivo, questo significa che quando essa non si sente abbastanza capita,amata ed apprezzata, reagisce raffreddandosi a livello sessuale. Molte donne, poi si devono barcamenare fra pulizie di casa, lavoro, figli, e arrivano a sera stravolte dalla stanchezza e senza più energie per una sessualità creativa e ricreativa. L’uomo può fare moltissimo per risolvere questa sensazione, avendo delle attenzioni, facendole dei complimenti, creando un clima di corteggiamento. Viceversa, se al disturbo ne è interessato l’uomo è la donna che deve entrare in azione con stimolante sensualità ed erotismo.

Ecco perché a mio avviso “l’anoressia sessuale” deve essere considerata un disturbo di coppia e non ascriversi solo al sesso maschile.

Insomma è proprio vero, YouPorn ti manda in bianco anche in primavera. Guardare i siti a luci rosse fa crollare il desiderio, spesso fino all’impotenza nell’uomo o la frigidità nella donna. Nella coppia infine avviene un vero disastro per mancanza o riduzione dei meccanismi aggreganti di reciproco supporto.

Chiudete il web quindi e godetevi la bella stagione in cui fioriscono piante il cui odore inebria l’aria stimolando gli amori ed in cui la vasodilatazione periferica della pelle accaldata sprigiona meglio i ferormoni, sostanze chimiche naturali la cui funzione è appunto quella del reciproco richiamo sessuale.

Prof Lamberto Coppola
• Laureato in Medicina e Chirurgia nell’Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1977; • Specializzato in Ginecologia ed Ostetricia nell’ Università di Bari con il massimo dei voti e la lode nel 1981; • Specializzato in Andrologia nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode nel 1985; • Perfezionato in Sessuologia Clinica nell’ Università di Pisa con il massimo dei voti e la lode; • Master in Endoscopia Ginecologica Avanzata – Università di Bari; • Master in Fisiopatologia della Riproduzione Umana e Tecniche di Fecondazione Assistita presso il Dipartimento Materno Infantile dell’Università di Palermo; • Primario Idoneo di Ostetricia e Ginecologia con il massimo dei voti nel 1987; • Diplomato in “Ipnologia Clinica” presso l’Istituto “Franco Granone” di Torino • Professore di Fisiopatologia della Riproduzione Umana presso la Scuola di Specializzazione in Andrologia dell’Università di Pisa dal 1987 al 2004 e Professore di Biochimica sistematica Umana presso l’Università della Calabria dal 1999 al 2001; • Attualmente è Tutor Aziendale per le Tesi di Laurea e Docente nei Seminari Integrativi di semiologia nella Facoltà di Scienze, Corso di Laurea in Biologia, Università del Salento; • Pioniere della Procreazione Medicalmente Assistita in Italia, nel 1984 fonda in Puglia la prima Banca del Seme Italiana con autorizzazione specifica conservazione dei gameti maschili e fecondazione artificiale; • Attualmente è Direttore dei Centri Integrati di Andrologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana Tecnomed di Nardò e Gallipoli e Casa di Cura “Fabia Mater” di Roma dove viene praticata diagnostica all’avanguardia e ricerca scientifica nel campo delle patologie di coppia e le più moderne tecniche di procreazione assistita. • Fondatore e componente del C.E.C.O.S. ITALIA (Centri per la Conservazione degli Ovociti e Spermatozoi); • Fondatore e Consigliere Nazionale della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R.); • Coordinatore del gruppo d’interesse di Medicina di Coppia della Società Italiana della Riproduzione (S.I.d.R); • Delegato Regionale dell’Associazione Ginecologi Extra Ospedalieri (AGEO) e della Società Italiana di Fitoterapia ed Integratori in Ostetricia e Ginecologia (SIFIOG); • Autore di 196 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali; • Relatore, moderatore e discussant nei principali convegni scientifici nazionali ed internazionali della disciplina che esercita.

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