Vaccinazione anti-Covid per i donatori di sangue prevista dopo le categorie a rischio

"La vaccinazione dei donatori di sangue potrà essere prevista successivamente alla vaccinazione delle categorie fragili a rischio"

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I donatori di sangue potranno essere vaccinati contro il Covid dopo le categorie più a rischio già individuate dal piano attuale. A ricordarlo è il Centro nazionale sangue e il Civis, Coordinamento interassociativo volontari italiani sangue, sulla base di una nuova nota inviata dal Ministero della Salute.

“La vaccinazione dei donatori di sangue potrà essere prevista successivamente alla vaccinazione delle categorie fragili a rischio – si legge -, secondo quanto verrà stabilito negli aggiornamenti del documento ‘Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-Sars-CoV-2/Covid-19 – marzo 2021’, ferma restando la possibilità del donatore di sangue di essere sottoposto a vaccinazione qualora rientri in una delle altre categorie individuate dal medesimo Piano”.

Dall’inizio della pandemia, ricorda il Cns, il Sistema trasfusionale si è attivato per garantire la massima sicurezza per procedure, a partire dalla raccomandazione di prenotare la donazione, e percorsi dedicati. «Il risultato degli sforzi che abbiamo messo in campo insieme alle Strutture regionali di coordinamento ed alle Associazioni e Federazioni del Civis è che la donazione rimane una procedura assolutamente sicura – ricorda il direttore del Cns Vincenzo De Angelis -, e non si hanno notizie di focolai tra i donatori o gli operatori dei centri di raccolta. I donatori non rappresentano quindi una categoria più a rischio di contrarre il virus». A livello locale alcune iniziative hanno fatto intendere la possibilità di vaccinare i donatori in anticipo rispetto ad alcune categorie previste dal Piano. «La richiesta da parte dei donatori di essere vaccinati è comprensibile – afferma Paolo Monorchio, coordinatore pro tempore del Civis -, e una volta esaurita la vaccinazione delle categorie più a rischio sarà possibile occuparsi dei donatori che ringraziamo perché con il loro gesto periodico anche in questa lunga pandemia continuano a garantire un Livello essenziale di assistenza. Nel frattempo, però, si può continuare a donare in sicurezza, senza aver paura di contagiarsi, anche nelle zone rosse».

Fonte Doctor 33

 

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