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Il numero di bambini in età scolare con problemi emotivi e comportamentali è aumentato in maniera notevole durante la pandemia, ed è necessario che vengano messi in atto interventi precoci per evitare futuri problemi, secondo uno studio pubblicato su JCPP Advances. Gli sforzi per contenere il nuovo coronavirus hanno causato lockdown e chiusure di scuole in tutto il mondo. Per questo motivo, gli effetti sulla salute mentale e sul comportamento possono essere riscontrati non solo negli adulti ma anche nei bambini; tuttavia, gli studi pubblicati finora si sono limitati a comprendere studenti in età da scuole medie e superiori, e le ragioni alla base dei problemi di comportamento rimangono poco chiare.
«Proprio a causa di questa situazione, i metodi di supporto e assistenza per aiutare tali studenti, compresi i bambini più piccoli, sono rimasti poco chiari» afferma Fumito Takahashi, dell’Università di Shinshu, che ha guidato il gruppo di lavoro. I ricercatori hanno condotto uno studio di follow-up durante il periodo in cui il Giappone era in stato di emergenza e le scuole sono state chiuse da marzo a maggio 2020. Gli alunni di prima elementare, che erano stati esclusi dalle precedenti indagini auto-segnalate a causa della loro incapacità di articolare i loro problemi su questionari auto-riportati, sono stati inclusi in questa indagine per il tramite dei genitori. Inoltre, il questionario ha riguardato non solo argomenti come la depressione e l’ansia, ma anche comportamenti problematici come la delinquenza, la disattenzione e l’iperattività. L’analisi dei dati ha identificato nella disattenzione e nell’iperattività i problemi che sono aumentati di più durante il lockdown nei bambini di prima e terza elementare. Inoltre, gli esperti hanno visto che quando le scuole chiudono e sono in vigore lockdown per controllare la diffusione della malattia, le famiglie con figli di età inferiore su a dieci anni, le famiglie a basso reddito e le famiglie con bambini con problemi dello sviluppo potrebbero avere necessità di maggiore assistenza. I ricercatori stanno continuando a valutare i metodi migliori per offrire supporto e assistenza ai bambini, specialmente a quelli che ancora non sono adolescenti, e che potrebbero avere disabilità dello sviluppo, in modo che la loro salute mentale non peggiori. A questo scopo, secondo gli esperti, è fondamentale la collaborazione di tutori, residenti locali, pediatri, infermieri e insegnanti.
JCPP Advances 2021. Doi: 10.1111/jcv2.12007
http://doi.org/10.1111/jcv2.12007
