Le cause metaboliche dell’infertilità maschile

Tra i 188 metaboliti analizzati, 110 sono stati accuratamente misurati nel plasma seminale.

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Il fattore maschile è incriminato in circa il 50% dei casi di infertilità. L’approccio metabolomico è stato recentemente utilizzato nella valutazione della qualità dello sperma e della fertilità maschile.

Gli autori di un importante studio hanno analizzato le firme metabolomiche del plasma seminale in 20 uomini con oligoastenospermia grave (conta spermatica mobile totale pre-lavaggio <5.106) (SOA) e li hanno confrontati con 20 uomini con parametri seminali normali, con un approccio standardizzato di metabolomica mirata e quantitativa utilizzando cromatografia liquida ad alte prestazioni, abbinata alla spettrometria di massa tandem, e al kit Biocrates Absolute IDQ p180.

Tra i 188 metaboliti analizzati, 110 sono stati accuratamente misurati nel plasma seminale.

  1. Complessivamente, negli uomini con SOA, c’è stata una significativa diminuzione di: 17 fosfatidilcolinee quattro sfingomieline; acilcarnitine, con la L-carnitina libera che è il metabolita più discriminante; acidi grassi polinsaturi; sei aminoacidi (glutammato, aspartato, metionina, triptofano, prolina e alanina); e quattro ammine biogene (spermina, spermidina, serotonina, alfa-amminoadipato).

Discussione

La firma include diversi cambiamenti metabolici con diversi impatti sulla qualità dello sperma: un cambiamento nella composizione dei fosfolipidi e la saturazione dei loro acidi grassi che è potenzialmente collegata al deterioramento delle membrane spermatiche; una carenza di carnitina che può influire negativamente sulla produzione di energia attraverso l’ossidazione degli acidi grassi e la fosforilazione ossidativa; e un livello ridotto di aminoacidi e ammine biogene che può portare a vie metaboliche e di segnalazione disregolate.

Esiste quindi una panoramica globale dei difetti metabolici che contribuisce all’alterazione strutturale e funzionale degli spermatozoi nell’oligoastenospermia grave.

Questi risultati offrono nuove informazioni sulla fisiopatologia dell’infertilità del fattore maschile che potrebbero aiutare a sviluppare futuri trattamenti specifici.

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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