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Il fattore maschile è incriminato in circa il 50% dei casi di infertilità. L’approccio metabolomico è stato recentemente utilizzato nella valutazione della qualità dello sperma e della fertilità maschile.
Gli autori di un importante studio hanno analizzato le firme metabolomiche del plasma seminale in 20 uomini con oligoastenospermia grave (conta spermatica mobile totale pre-lavaggio <5.106) (SOA) e li hanno confrontati con 20 uomini con parametri seminali normali, con un approccio standardizzato di metabolomica mirata e quantitativa utilizzando cromatografia liquida ad alte prestazioni, abbinata alla spettrometria di massa tandem, e al kit Biocrates Absolute IDQ p180.
Tra i 188 metaboliti analizzati, 110 sono stati accuratamente misurati nel plasma seminale.
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Complessivamente, negli uomini con SOA, c’è stata una significativa diminuzione di: 17 fosfatidilcolinee quattro sfingomieline; acilcarnitine, con la L-carnitina libera che è il metabolita più discriminante; acidi grassi polinsaturi; sei aminoacidi (glutammato, aspartato, metionina, triptofano, prolina e alanina); e quattro ammine biogene (spermina, spermidina, serotonina, alfa-amminoadipato).