Calcio e proteine nella dieta possono ridurre cadute e fratture negli anziani

«Il nostro è uno dei pochi studi che si è chiesto se ottenere questi nutrienti dagli alimenti e non dagli integratori sia efficace e sicuro»

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Assumere più cibi ricchi di calcio e proteine come latte, yogurt e formaggio, riduce le cadute e le fratture negli anziani che vivono in strutture residenziali, secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal. «Il nostro è uno dei pochi studi che si è chiesto se ottenere questi nutrienti dagli alimenti e non dagli integratori sia efficace e sicuro» spiega Sandra Iuliano, della University of Melbourne, prima autrice del lavoro.

Gli anziani che vivono in strutture residenziali hanno spesso un basso apporto di calcio e proteine, situazione che può portare a ossa deboli e un aumento del rischio di cadute e fratture. Non a caso, si stima che in questa popolazione si verifichi circa il 30% di tutte le fratture dell’anca. È noto che gli alimenti ricchi di calcio e proteine, come latte, yogurt e formaggio, aiutino a prevenire la fragilità ossea, ma pochi studi hanno valutato se aumentare l’assunzione giornaliera di questi alimenti sia un modo efficace e sicuro per ridurre il rischio di fratture negli anziani. Per questo i ricercatori hanno deciso di esaminare se il raggiungimento dell’assunzione giornaliera raccomandata di calcio (1.300 mg) e proteine (1 g/kg di peso corporeo) da fonti alimentari riducesse il rischio di fratture da fragilità e cadute tra gli anziani adulti in strutture di accoglienza residenziale. Lo studio, durato due anni, ha coinvolto 60 strutture di assistenza agli anziani in Australia che ospitano 7.195 residenti con valori normali di vitamina D ma con assunzioni giornaliere di calcio e proteine al di sotto dei livelli raccomandati. Gli autori hanno randomizzato 30 strutture a ricevere un intervento per cui ai residenti venivano offerti latte, yogurt e formaggio aggiuntivi, raggiungendo assunzioni di 1.142 mg di calcio/die e 1,1 g di proteine/kg di peso corporeo/die. Le restanti 30 strutture di controllo hanno continuato con il loro menu abituale (700 mg/die di calcio e 0,9 g di proteine/kg di peso corporeo/die).
Alla fine sono stati analizzati i dati di 27 strutture di intervento e 29 strutture di controllo, e durante il periodo di studio si sono verificati un totale di 324 fratture, di cui 135 dell’anca, 4.302 cadute e 1.974 decessi. Gli esperti hanno notato che l’intervento è stato associato a riduzioni del rischio del 33% di tutte le fratture (121 v 203), del 46% delle fratture dell’anca (42 v 93) e dell’11% delle cadute (1.879 v 2.423).

BMJ 2021. Doi: 10.1136/bmj.n2364
https://doi.org/10.1136/bmj.n2364  

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