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La sindrome di Angelman è una malattia genetica che colpisce il sistema nervoso e provoca deficit a livello fisico-motorio e intellettivo. Gli individui malati di sindrome di Angelman manifestano i primi disturbi poco dopo la nascita; in genere, ad accorgersene sono i genitori, i quali notano un ritardo nello sviluppo. L’aspettativa di vita è più o meno quella di una persona sana, ma, fatta questa eccezione, non ci sono altre analogie: il paziente, infatti, è chiaramente affetto da diverse disabilità e comportamenti anomali. La sindrome di Angelman è molto rara: essa colpisce una persona ogni 25.000. I primi segnali della malattia si hanno attorno ai 6-12 mesi di vita, ma, spesso, la diagnosi è molto più tardiva, tra i 2 e i 6 anni.
SINTOMATOLOGIA
I sintomi e i segni tipici della sindrome di Angelman sono assai numerosi. I deficit originano nel sistema nervoso e si manifestano a livello fisico-motorio e intellettivo.
Pur essendo una malattia presente fin dalla nascita, non è facile accorgersi subito della sua presenza. Infatti, lo sviluppo ritardato (il segno più caratteristico dell’età infantile), durante i primi 6-12 mesi di vita, può passare inosservato, salvo poi rendersi palese più avanti (18 mesi). La sintomatologia principale include sintomi e segni evidenti a livello anatomico, motorio, e comportamentale:
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Sviluppo ritardato. Dopo 6-12 mesi di vita, il bambino non emette alcun suono e non cammina ancora a quattro zampe
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Deficit intellettivi
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Assenza completa o parziale della parola
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Problemi d’equilibrio e mancanza di coordinazione motoria (atassia)
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Movimento tremolante di braccia e gambe
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Sorrisi e risate frequenti, senza particolari motivi
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Personalità eccitabile, agitazione e inspiegabile felicità
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Testa piccola e appiattita nella parte posteriore
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