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I nostri denti sono collegati con il resto del corpo attraverso vie umorali, neurologiche e meridiani energetici.
Una carie, un ascesso, un dente devitalizzato o un impianto in metallo hanno ripercussioni negative, a volte invalidanti, sull’organo, vertebra o ghiandola corrispondenti.
La persistenza di tossine e batteri attorno ai denti rappresenta una spina irritativa che l’organismo tende a limitare attraverso un impegno del sistema immunitario.
Quando le difese del corpo non riescono a contrastare l’aggressione, compaiono patologie anche in distretti lontani. Il collegamento dente-organo è bidirezionale: la malattia del dente può avere una ripercussione sull’organo corrispondente e una patologia d’organo può evidenziarsi sul dente collegato.
È molto importante che il dentista sappia riconoscere il campo di disturbo e risolverlo.
Non si può più pensare di considerare chi si rivolge a noi solo come una bocca o un dente su cui lavorare.
Pensare che l’odontoiatria debba solo ripulire carie e tappare buchi è riduttivo e riduzionista.
L’importanza di privilegiare un approccio olistico e naturale amche in presenza di disturbi sistemici o complessi
Sono molti finalmente gli odontoiatri che scelgono un approccio biologico, biocompatibile, olistico, che guardano quindi la persona nella sua totalità allargando la diagnosi e cercando le correlazioni tra le varie problematiche.
Sempre di più si opta per materiali non tossici, il più possibile privi di conseguenze sulla salute e che hanno un impatto minimo sull’ambiente; che limitano l’invasività degli interventi e lavorano su una vera e corretta prevenzione.
La Medicina Rigenerativa
Pratico la Medicina Rigenerativa in quanto il sangue è fonte di vita e possiede numerose capacità di autoguarigione. Spiego brevemente in cosa consiste:
viene prelevata una modica quantità di sangue venoso dal paziente, versato in alcune provette, centrifugato e il prodotto ricavato (ricco in piastrine, fattori di crescita e cellule staminali) viene utilizzato in varie preparazioni topiche per velocizzare e migliorare la guarigione dei tessuti danneggiati.
Numerosi sono i vantaggi per i pazienti: interventi meno traumatici, recupero post-operatorio più rapido, possibilità di rigenerare tessuti danneggiati visto che le piastrine hanno la capacità di stimolare la rigenerazione dei tessuti (gengivali ed ossei), contenere i disagi dopo l’intervento (dolore, gonfiore e sanguinolento) e prevenire le infezioni. Inoltre non avremo nessun rischio di rigetto o incompatibilità visto che si tratta del nostro proprio sangue. L’ osteointegrazione degli impianti sarà migliore e il viso sarà più giovane e luminoso grazie alla rivitalizzazione dei tessuti connettivi.
Ci si chiede spesso se il titanio che viene oggi usato ancora in modo importante in odontoiatria, e definito “killer silente”, sia davvero così pericoloso.
Lo studio del dott. Kurt E. Muller di Isny in Germania, pubblicato su Neuroendocrinology Letters nel 2006, ha dimostrato che, contrariamente a quanto si riteneva nella comunità medica, il titanio non è biologicamente inerte e potrebbe anzi essere concausa di patologie immunologiche e neurologiche come la Sindrome da Stanchezza Cronica (CFS), la Sensibilità Chimica Multipla (MCS), sintomi dermatologici e altri.
Credo che sia imperativa la scelta di impianti in ceramica!
La Zirconia è altamente biocompatibile, esteticamente eccellente e non nuoce alla salute.
La Zirconia (Ossido di Zirconio) è una Ceramica High Tech, realizzata con polvere purissima attraverso processi controllati e tecnologie all’avanguardia.
Gli impianti in Zirconia sono molto resistenti e durevoli nel tempo, tant’è vero che vengono utilizzati dal 1984.
I tessuti amano la Zirconia pertanto l’osso e la gengiva aderiscono intimamente all’impianto senza alcuna reazione infiammatoria né sanguinamento.
La carica batterica sulla superficie della Zirconia è molto bassa e le perimplantiti sono estremamente rare. L’evidenza clinica mostra che l’impianto in Bio-Ceramica è inoltre ideale per i pazienti cardiopatici, diabetici, allergici o affetti da malattie autoimmuni.