L’organismo del bambino appena nato subisce profondi mutamenti. Non tutte le sue funzioni, modificate appunto dalla nascita, cominciano la loro attività in maniera perfettamente normale, ma occorre in genere un certo numero di giorni (fra i 5 e i 10) perchè si stabilisca quell’equilibrio fisiologico che è espressione del perfetto stato di salute generale. Questo periodo iniziale della vita si chiama neonatale e il bambino prende appunto il nome di neonato. Le più importanti modificazioni del suo organismo riguardano le funzioni respiratoria, circolatoria e della nutrizione.La respirazione del feto avviene, attraverso la placenta. Ma è una respirazione interna come quella dei tessuti dell’organismo. Nel neonato, invece, la respirazione comincia attraverso i polmoni ed è quindi una respirazione esterna. Appena dopo la nascita, si verifica una breve apnea (assenza di respirazione) in cui il neonato riceve ancora un poco di ossigeno proveniente dalla circolazione placentare che però sta per cessare con il taglio del cordone ombelicale, mentre la respirazione polmonare non è ancora iniziata.
Durante l’apnea, il neonato consuma tutto l’ossigeno disponibile e si carica di anidride carbonica andando incontro a un vero e proprio stato di asfissia generale. L’anidride carbonica, quando raggiunge nel sangue una certa quantità , stimola i centri nervosi del respiro situati nella parte inferiore del cervello e provoca per riflesso il primo movimento respiratorio: il torace del neonato si espande, attraverso le vie aeree (naso, laringe, trachea, bronchi) l’aria passa nei polmoni e il bambino lancia il suo primo grido. Inizia cosi la respirazione polmonare, la quale nel neonato ha una frequenza maggiore che nell’adulto (circa 40-50 atti respiratori al minuto primo), è più superficiale e del tipo addominale per entrambi i sessi.
La nutrizione del feto avviene mediante il sangue materno che gli fornisce le sostanze già preparate.Dopo la nascita, reciso il cordone ombelicale, ogni apporto diretto delle sostanze nutritive materne è interrotto e l’organismo del neonato deve cominciare ad alimentarsi mediante il proprio apparato intestinale, assumendo il cibo, digerendolo e assimilandolo. Il cibo del neonato è rappresentato esclusivamente dal latte che l’apparato mammario della madre comincia a secernere a partire dal secondo o terzo giorno di puerperio. Per questa ragione, all’inizio, il neonato si nutre molto scarsamente con il colostro, e ciò ha un effetto anche sul suo peso.Alla nascita, il bambino normalmente sviluppato pesa in media 3.250 grammi, ma vi sono anche forti variazioni individuali. Nei primi due o tre giorni, a causa della scarsa nutrizione, il neonato subisce in media una diminuizione di 200 grammi; ma, iniziato l’allattamento, il peso perduto viene rapidamente riacquistato e al termine della prima settimana il neonato ha un peso quasi eguale a quello che aveva al momento della nascita.
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