svolto dai ricercatori dell’Università di Victoria in Canada, prima autrice Katherine Boere, dottoranda presso il laboratorio di neuroscienze teoriche e applicate dell’Università di Victoria, rileva che un quarto d’ora di camminata all’aperto migliora la concentrazione e la memoria rispetto a 15 minuti al chiuso.
«È noto che l’esercizio fa bene alla funzione cognitiva, ma l’ambiente in cui si svolge può essere altrettanto importante, dato il numero crescente di ricerche che evidenziano i benefici della natura sul miglioramento dello stato cognitivo e della salute mentale» spiega la ricercatrice. Pertanto, i benefici dell’esercizio fisico e dell’esposizione naturale suggeriscono un impatto additivo sulla funzione cerebrale quando entrambi i fattori sono combinati. E per approfondire la questione i ricercatori hanno fatto camminare i 30 partecipanti allo studio, tutti studenti universitari di età media 21 anni, dentro l’università e all’esterno nel campus a giorni alterni e poi li hanno sottoposti a test cognitivi utilizzando l’elettroencefalografia, che misura l’attività elettrica in diverse parti del cervello. E i dati ottenuti dimostrano abilità cognitive e velocità di elaborazione presenti nei giorni in cui i volontari hanno camminato fuori e assenti camminando all’interno.