Molti urologi si occupano di andrologia e molti andrologi sono specialisti in urologia, ma le due figure sono comunque distinte.
In linea di massima alcune patologie sono comuni sia all’andrologo che all’urologo (varicocele, fimosi, infiammazioni delle ghiandole genitali), mentre altre patologie sono di pertinenza solo dell’urologo (patologie prostatiche, renali e vescicali)
L’andrologo si occupa principalmente di seguire lo sviluppo dell’apparato genitale maschile.
Può essere consultato:
– durante la pubertà, per trattare problemi come pubertà precoci o ritardate.
– per controllare lo sviluppo sessuale ed evidenziare qualsiasi tipo di problema come le infezioni sessuali.
– per problemi di disfunzione erettile;
– per prevenire e trattare i sintomi dell’andropausa, fenomeno legato all’invecchiamento dei tessuti ed al calo del testosterone.
– per la diagnosi e la cura di malattie dell’apparato genitale maschile, quali: balanite, epispadia, disfunzioni dell’epididimo, eiaculazione precoce, idrocele, deficit erettile, infertilità, orchite, cancro al pene, alla prostata o ai testicoli, frattura del pene, curvature congenite od acquisite del pene, fimosi e prostatite.
In realtà per rivolgersi ad un urologo/andrologo non bisognerebbe aspettare sintomi particolari, ma dovrebbero essere eseguiti una serie di controlli periodici, differenti a seconda dell’età del paziente.