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La Sindrome di Klinefelter (KS) è stata descritta per la prima volta nel 1942 dal prof Henry Klinefelter come un disordine endocrino caratterizzato da scarsa crescita dei testicoli, ginecomastia (crescita del seno nel maschio), ipogonadismo (scarsa produzione di ormoni sessuali) ed elevate concentrazioni di ormone follicolostimolante (FSH).
Attualmente con il termine di Sindrome di Klinefelter si intende un gruppo di malattie cromosomiche, con aspetto e caratteristiche funzionali maschili, legate alla presenza di almeno un cromosoma X soprannumerario (in eccesso) rispetto all’assetto cromosomico (cariotipo) maschile normale 46,XY.
La Sindrome di Klinefelter ha una frequenza di 150 per 100.000 maschi (1: 667 maschi) ed è la forma più frequente di ipogonadismo maschile.
SINTOMATOLOGIA
I sintomi della sindrome di Klinefelter sono molto variabili e possono comprendere:
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Pubertà tarda o incompleta;
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Testicoli piccoli (atrofia testicolare) che producono poco testosterone (ipogonadismo);
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Scarso sviluppo dei peli facciali e corporei;
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Sviluppo eccessivo del seno (ginecomastia);
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Infertilità o ridotta fertilità;
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Debolezza muscolare.
In alcuni casi si manifestano anche:
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Ritardi nello sviluppo del linguaggio e difficoltà di lettura (dislessia);
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Difficoltà di apprendimento.