MALATTIE RARE: ERITERMALGIA PRIMITIVA

Insorge spontaneamente durante la prima infanzia e l'adolescenza, in assenza di una malattia sottostante evidente. Può essere sporadica o ereditaria; al momento sono state descritte meno di 30 famiglie

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L’eritermalgia primitiva è caratterizzata da attacchi acuti di dolori urenti alle estremità, che appaiono rosse e calde. Insorge spontaneamente durante la prima infanzia e l’adolescenza, in assenza di una malattia sottostante evidente. Può essere sporadica o ereditaria; al momento sono state descritte meno di 30 famiglie.

SINTOMATOLOGIA

Dal punto di vista clinico, è caratterizzata da episodi di congestione rossa simmetrica, vasodilatazione e dolore urente in entrambi i piedi e le gambe dopo esercizio fisico, stazione eretta prolungata ed esposizione al calore, che generalmente costringe i pazienti a evitare l’uso di calze o scarpe chiuse, neppure durante l’inverno, e a cercare sollievo immergendo i piedi nell’acqua gelida. I criteri diagnostici clinici comprendono gli attacchi di congestione rossa locale e la vasodilatazione, con aumento della temperatura cutanea locale e dolore urente; la distribuzione bilaterale e simmetrica dei sintomi; l’insorgenza e l’aggravamento della sintomatologia in seguito a stress, esercizio fisico e calore; il sollievo dato dal freddo, dal riposo e dall’elevazione della gamba colpita; l’assenza di una malattia primaria o associata; la refrattarietà al trattamento. La diagnosi differenziale si pone con la eritromelalgia e la eritelmalgia secondaria. Nella eritromelalgia, il dolore urente e la congestione rossa di solito sono monolaterali o asimmetrici, con coinvolgimento preferenziale di uno o entrambi i piedi, la parte anteriore della pianta o la punta delle dita.

TRATTAMENTO

La terapia analgesica per il dolore neuropatico è problematica. Tuttavia, i canali del sodio voltaggio-dipendenti sono bersagli potenziali degli anestetici locali (lidocaina), degli antiritmici sistemici (mexiletina) e dei farmaci antiepilettici, come la fentoina. In molti pazienti, la somministrazione orale di mexiletina (600 mg/die) allevia rapidamente i sintomi, suggerendo che il blocco dei canali del sodio voltaggio-dipendenti è una valida opzione terapeutica. La prognosi dipende dalla gravità della malattia. Nelle forme gravi il dolore urente determina un urgente bisogno di freddo alle estremità colpite. Di conseguenza, la cute della gamba colpita (di solito il piede) può macerare esitando in fissurazioni e infezioni cutanee e, talvolta, in una sepsi, che può mettere a repentaglio la vita. Nei casi di infezioni ripetute può essere necessaria l’amputazione. Il dolore urente estremamente grave può causare gravi conseguenze psicologiche e la depressione.

(fonte orpha.net)

Marchigiano di Fermo vive in Romagna dal settembre del 2000. Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato in quotidiani di diverse regioni (Marche, Umbria, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna) fino alla qualifica di caporedattore centrale. Tra le sue esperienze anche l'assunzione, quale esperto per l'informazione, presso l'ufficio di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche dott. Alighiero Nuciari nei primi anni 90 e quelle radiofoniche presso alcune emittenti private sempre delle Marche.

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