Benessere mentale, il personal branding diventa un alleato fondamentale

Nell’epoca in cui l’equilibrio tra vita privata e lavoro diventa sempre più labile, il personal branding ci aiuta a capire esattamente chi siamo e cosa vogliamo, generando un impatto significativo sulla carriera e sulle opportunità professionali ma anche sul benessere mentale

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L’ultima indagine svolta da Ipsos in 16 Paesi diversi non lascia spazio a dubbi: insieme al Giappone, il nostro Paese si colloca all’ultimo posto in quanto a felicità percepita.

E se i soggetti più a rischio sono donne e giovani, la problematica colpisce tutte le categorie in maniera generalizzata contribuendo a stati di insoddisfazione in grado di causare conseguenze negative sul benessere mentale.

Una dinamica che coinvolge anche la sfera lavorativa, con ripercussioni importanti: seconda una ricerca di Unicusano, nove italiani su dieci hanno manifestato sintomi di insofferenza verso il proprio lavoro, decidendo addirittura di abbandonarlo nel 43% dei casi.

Ciò ha imposto alle imprese un profondo cambio di prospettiva, rendendo il benessere sul posto di lavoro un’autentica priorità, come dimostrano eventi di largo impatto come le grandi dimissioni e il quiet quitting.

Uno strumento importante per contrastare questi fenomeni, promuovendo un riallineamento tra vita privata e professionale, è costituito dal personal branding.

Definibile come una tipologia di comunicazione in cui la sfera professionale e personale convergono nella costruzione attiva della propria reputazione, è caratterizzata da un insieme di strategie per gestire e promuovere la propria immagine.

Nell’epoca in cui l’equilibrio tra vita privata e lavoro diventa sempre più labile, il personal branding ci aiuta a capire esattamente chi siamo e cosa vogliamo, generando un impatto significativo sulla carriera e sulle opportunità professionali ma anche sul benessere mentale”, spiega l’imprenditrice Claudia Barberis, esperta di personal branding per imprenditori, docente della materia presso l’Università Cattolica di Milano e speaker TEDx.

Sia online che offline, in qualsiasi momento, è fondamentale impostare modi autentici di comunicare per evitare il peso psicologico derivante dagli stimoli esterni a cui siamo costantemente esposti.

Oggi – spiega Claudia Barberis – si corre infatti il rischio di funzionare solo in presenza di una maschera, e questo può dare vita a situazioni di stress psicologico che possono sfociare in veri e propri burnout; questo fenomeno deriva quasi sempre dal fatto di non avere il controllo più totale su carriera e destino.

Avere un solido personal brand, al contrario, aiuta a prendere il futuro nelle proprie mani garantendosi il controllo della propria narrativa, dando un senso più profondo al proprio lavoro ed essendo sicuri di trasmettere i giusti messaggi per sé e per i propri interlocutori, invece di andare a caso e probabilmente sbagliare”.

Scavando in profondità nei propri bisogni, necessità e volontà, si possono identificare i propri valori in maniera più chiara e perseguirli, di conseguenza, con benefici sensibili sul piano del benessere mentale.

Questa maggiore consapevolezza può tradursi in cambi di carriera, crescite professionali o vivendo e riconoscendo un valore diverso al proprio operato, effetti che si combinano generalmente con un migliore bilanciamento tra vita lavorativa, privata e passioni.

Grazie a un buon personal brand e a una strategia precisa, infatti, non si disperdono sforzi e fatica destinati in prove fallimentari, consentendo invece di andare a colpo sicuro.

Oggi più che mai, ritengo fondamentale comprendere che la vita privata e lavorativa si possono coniugare e valorizzare a vicenda, dedicando spazio mentale, tempo ed energie per entrambi: ciò ci rende molto più sereni, equilibrati e ci aiuta a trovare interessi e nuove persone molto più allineati a noi, alla nostra filosofia, contribuendo a una vita e a un benessere mentale molto più soddisfacenti”, conclude l’imprenditrice Claudia Barberis, esperta di personal branding per imprenditori, docente della materia presso l’Università Cattolica di Milano e speaker TEDx.

Ho una formazione in fashion designer e in fashion stylist ed ho concluso il mio percorso di studi con la specializzazione in ufficio stampa e organizzazione eventi. Ho lavorato e collaborato presso varie riviste di moda di Milano e diversi periodici cartacei come Stop, Tutto e Confidenze, ho esperienza nelle riviste online nel settore lifestyle, benessere e gossip e nelle agenzie di comunicazione. Sono una freelance, scrivo articoli e curo rubriche di shopping, mi piace dare consigli e sono una fanatica del "prima e dopo".

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