MALATTIE RARE: EDENTULIA

Lo stato di edentulia è correlato con l’età, assumendo grande importanza dopo i 65 anni.

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L’edentulia, o edentulismo, è una condizione clinica caratterizzata dalla perdita parziale o totale dei denti, che ha conseguenze sia sulla salute generale, dovuta ad una non corretta alimentazione, che su quella psico-sociale.

Lo stato di edentulia è correlato con l’età, assumendo grande importanza dopo i 65 anni. Secondo l’ISTAT, nel 2060, in Italia, le persone oltre i 65 anni saranno più di 20 milioni, pertanto possiamo avere un quadro della dimensione di tale problema in quanto tutta la popolazione anziana deve essere considerata a rischio di edentulia.

 Esistono 2 tipi di edentulia:

edentulia parziale, caratterizzata dalla perdita di 1 o più denti;

edentulia totale, caratterizzata dalla mancanza di tutti i denti.

 SINTOMATOLOGIA

Le principali cause di edentulia sono rappresentate da: 

carie che possono insorgere sia in età giovanile che in età adulta, in particolare in corrispondenza dei restauri protesici sia fissi (corone e ponti), sia rimovibili (scheletrati con ganci);

malattia parodontale che colpisce 7 persone su 10, nei suoi gradi di gravità, e ha una stretta correlazione con malattie sistemiche, quali il diabete e le malattie cardiovascolari.

L’edentulia può essere provocata anche da cause traumatiche, quali incidenti domestici, incidenti stradali e così via dicendo.


TRATTAMENTO

Una volta instauratasi, le soluzioni possono essere diverse in relazione ai diversi gradi dell’edentulia

Dopo un’attenta valutazione delle condizioni di salute locali e generali dell’individuo, tra i trattamenti più indicati a tutte le età, troviamo l’uso di impianti che permettono la sostituzione dei singoli elementi persi, senza richiedere il coinvolgimento degli elementi dentari residui, mantenendo quindi la loro integrità.

Diversamente, ogni altra soluzione protesica richiede l’utilizzo degli elementi adiacenti per ponti, corone o protesi scheletriche con ganci rimovibili.

Negli edentuli totali, le soluzioni protesiche possono essere rappresentate dalle: 

semplici protesi rimovibili, con tutti i limiti legati all’instabilità delle stesse, soprattutto nei casi di grave perdita ossea, per cui anche con le paste adesive si hanno notevoli difficoltà nello stabilizzare le protesi stesse; 

moderne soluzioni con impianti che permettono invece di fissare le protesi con diverse soluzioni.

Tali procedure implantoprotesiche, negli ultimi anni, hanno subito una vera e propria rivoluzione nelle modalità d’approcciotipologia dei materiali impiegatiqualità estetica e funzionale dei risultati. 

Fonte: grupposandonato.it

Marchigiano di Fermo vive in Romagna dal settembre del 2000. Giornalista professionista dal 1991, ha lavorato in quotidiani di diverse regioni (Marche, Umbria, Toscana, Lazio ed Emilia Romagna) fino alla qualifica di caporedattore centrale. Tra le sue esperienze anche l'assunzione, quale esperto per l'informazione, presso l'ufficio di Gabinetto del presidente del Consiglio regionale delle Marche dott. Alighiero Nuciari nei primi anni 90 e quelle radiofoniche presso alcune emittenti private sempre delle Marche.

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