Disturbi alimentari, in aumento in età pediatrica

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I disturbi alimentari come l’anoressia sono la manifestazione di un rapporto sbagliato con il cibo e il mangiare. Che, nei casi più gravi, arrivano a interessare dimensioni, peso e forma del corpo. Fino a poco tempo fa, erano molto rari tra i bambini. Ma i casi stanno aumentando in modo significativo anche sotto i 12 anni. L’abbassamento dell’età – addirittura fino a 8 anni – impone una attenzione particolare nel riconoscere i segni premonitori. Per esempio:

  • Non mangiare

  • Alimentazione incontrollata

  • Vomito

  • Ossessione per l’aspetto fisico

Non sappiamo perché alcuni bambini di età pari o superiore a 8 anni sviluppino un disturbo alimentare e altri no. Sappiamo solo che sono molti i fattori che possono influenzare un giovane a sviluppare un modello alimentare non sano o ad avere paura di ingrassare: psicologici, sociali, ambientali o biologici. Le possibili cause includono in particolare queste quattro condizioni:

  • Paura dei cambiamenti corporei in pubertà

  • Pressione sociale ad apparire e comportarsi in un certo modo

  • Storia familiare legata a disturbi alimentari

  • Perfezionismo e bassa autostima

La dieta, per esempio, così normalizzata dalla società contemporanea tanto da creare aspettative irrealistiche sull’immagine corporea, non è un comportamento sano nell’adolescenza. Ed è il fattore di rischio più significativo nello sviluppo di un disturbo alimentare. Perché i bambini non sono immuni da queste pressioni e i loro atteggiamenti e comportamenti riflettono le preoccupazioni degli adulti.

Allora, come comportarsi? Genitori e insegnanti possono svolgere un ruolo molto importante nella prevenzione dei disturbi e nella promozione di un’immagine corporea positiva nei giovani, incoraggiando un rapporto sano con il cibo. Ecco alcune buone pratiche da seguire:

  • non etichettare gli alimenti come “buoni” o “cattivi”

  • non usare il cibo come premio o punizione

  • non incoraggiare il bambino a limitare l’assunzione di cibo

  • consentirgli di mangiare quando ha fame e di fermarsi quando è sazio

  • celebrare il cibo come piacere ma anche come nutrimento per il corpo

  • evitare di seguire una dieta o di parlare della propria dieta

  • incoraggiare il bambini a sentirsi bene nel proprio corpo

  • non criticare l’aspetto fisico

  • promuovere l’attività fisica

Infine, è importante incoraggiare l’autostima di bambini e ragazzi. Aiutandoli a esprimere bisogni e desideri, a prendere decisioni e ad affrontarne le conseguenze. A perseguire le cose in cui sono bravi. Aiutandoli anche a sviluppare una consapevolezza critica delle immagini e dei messaggi sociali che ricevono da televisione e social media. Tutto questo li aiuterà ad affrontare le pressioni della vita.

Fonte Dica33

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