Le fibre sono infatti un ottimo alleato della nostra salute. Con una adeguato apporto giornaliero che, dalla Organizzazione Mondiale della Sanità, è stato quantificato in 30 grammi al giorno, ci assicureremmo un importante calo del rischio di molte patologie croniche quali diabete, malattie cardiovascolari, tumori intestinali.
Una importante fonte di fibre è rappresentata dai cereali in generale e, quindi, anche e soprattutto dal grano che rappresenta un alimento molto importante della nostra dieta.
Dalla lavorazione di questo cereale derivano alimenti molto tradizionali per la nostra millenaria cultura “mediterranea” come la pasta ed il pane.
Se pensiamo a come è composta la nostra alimentazione possiamo comprendere quanto sia importante che questi alimenti siano, appunto, di elevata qualità.
Normalmente siamo abituati a consumare cibi con scarse quantità di fibra in quanto tutta la fibra contenuta nel chicco di grano originario viene poi eliminata da lavorazioni di macinatura effettuate non “a freddo” (ossia attraverso macine di pietra) ma “a caldo” (ossia attraverso cilindri metallici).
Questo tipo di macinazione del chicco di grano porta alla produzione di farine raffinate che, al termine della lavorazione, avranno perso la pressoché totalità dell’originario patrimonio di fibre del chicco stesso.
Ma quel è il prezzo di questa depauperazione fibrosa del chicco?
In questo modo non potremo più garantirci i vantaggi che le fibre danno al nostro organismo.
Le fibre si distinguono in solubili ed insolubili. Quelle dei cereali sono in prevalenza insolubili ed hanno la capacità di trattenere acqua e, conseguentemente, aumentare la massa delle feci rendendo tale massa più aderente alle pareti interne dell’intestino. In questo modo le terminazioni nervose presenti nella parete intestinale saranno totalmente stimolate a produrre gli impulsi necessari per garantire una maggiore velocità di transito della massa fecale. In questo modo eventuali sostanze nocive intrappolate nelle feci diminuiranno il loro potenziale patogeno non potendo rimanere a contatto per lungo tempo con la stessa parete intestinale.
Un altro vantaggio delle fibre non solubili dei cereali è rappresentato dalla loro capacità prebiotica ossia dal fatto che tali fibre rappresentano il substrato alimentare della flora batterica intestinale che risiede nel tratto colico dove, consumata dai microorganismi presenti, produce due potenti sostanze antitumorali quali gli acidi propionico e butirrico.
Da ora in avanti, allora, prestiamo molta più attenzione nello scegliere la pasta ed il pane integrali di migliore qualità, diversamente la nostra salute ne risentirebbe in modo importante.