Bevande e Fertilità Maschile: Caffè, Alcolici e la Tua Possibilità di Concepire”

Lo studio ha incluso 343 uomini che hanno fornito 896 campioni di sperma, analizzando la loro assunzione di bevande (caffè, tè, alcolici, bevande dolcificate) e gli effetti di questi consumi su parametri come qualità del seme e risultati clinici durante i trattamenti IVF e IUI.

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Introduzione Il legame tra scelte di vita e fertilità è diventato sempre più chiaro negli ultimi anni. Uno studio pubblicato su Andrology dal team EARTH, dal titolo “The association of men’s beverage intake with semen quality and assisted reproduction outcomes in patients undergoing fertility treatment“, ha analizzato l’associazione tra il consumo di bevande comuni e i risultati dei trattamenti di riproduzione assistita, portando alla luce informazioni utili per chi sta cercando di concepire.

Struttura dello Studio e Obiettivi Lo studio ha incluso 343 uomini che hanno fornito 896 campioni di sperma, analizzando la loro assunzione di bevande (caffè, tè, alcolici, bevande dolcificate) e gli effetti di questi consumi su parametri come qualità del seme e risultati clinici durante i trattamenti IVF e IUI.

Risultati Chiave

Caffè e Tè con Caffeina: Si è osservato che gli uomini con un’elevata assunzione di queste bevande mostravano una probabilità ridotta di nascita viva, con una diminuzione delle possibilità dal 49% al 33% per il caffè e dal 49% al 31% per il tè.

Liquori: Anche il consumo di liquori ha mostrato un impatto negativo, con le probabilità di nascita viva che passavano dal 45% per il consumo minimo al 32% per quello massimo.

Birra: In un risultato sorprendente, l’assunzione di birra è stata associata a una maggiore probabilità di nascita viva, aumentando dal 32% nel quartile più basso al 51% nel più alto.

Discussione Lo studio suggerisce che la scelta di bevande caffeinate e alcoliche può influenzare il percorso riproduttivo, in particolare nei trattamenti di riproduzione assistita. La diminuzione di probabilità associata a caffè, tè e liquori potrebbe dipendere dagli effetti della caffeina e degli alcolici sulle funzioni riproduttive. Al contrario, un consumo moderato di birra potrebbe avere un effetto positivo, forse grazie a composti presenti che aiutano l’equilibrio ormonale.

Conclusione Questo studio rappresenta un passo importante verso la comprensione delle abitudini di consumo e della fertilità. Anche se ogni persona è unica, chi cerca di concepire dovrebbe considerare la possibilità di modificare l’assunzione di caffè, tè e liquori e valutare un consumo moderato di birra, dopo aver consultato il proprio specialista.

Premiato quale miglior andrologo d'Italia ai Top doctors Award 2022. Laurea in “Medicina e Chirurgia" conseguita nel luglio 1991 con votazione di 110/110 e lode presso l’Universita’ degli Studi di Roma “La Sapienza”, discutendo la tesi sperimentale: ”Chemioterapia endocavitaria con epidoxorubicina e interferone per via sistemica nella profilassi dei tumori superficiali della vescica”. Nel novembre 1996 ha conseguito la specializzazione in Urologia con votazione di 70/70 e lode presso il Dipartimento di Urologia “U. Bracci” del Policlinico “Umberto I” di Roma discutendo la tesi sperimentale: ”L’ecografia trans rettale, il PSA ed il PSAD. Tre metodiche a confronto nella diagnostica del carcinoma della prostata”. Nel 2014 conseguimento di Master di II livello in Andrologia ,implantologia e chirurgia protesica. Nel 2016 conseguimento Master di secondo livello in Seminologia e Fisiopatologia della Riproduzione Umana. Dal 2018 revisore delle riviste scientifiche Central European Journal of Urology , Hormone and Metabolic Research Journal. Dal 2018 libero docente presso l’Università Federiciana di Cosenza. Nel 2014 vincitore del Doctoralia Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia , nel 2018 Vincitore del Mio Dottore Awards quale miglior Urologo Andrologo d’Italia.

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