Deficit vitamina D e apnea ostruttiva notturna nei bambini. Integrazione da valutare

Secondo una ricerca pubblicata su JAMA Otolaryngology - Head & Neck Surgery sono necessari ulteriori studi sull’integrazione di vitamina D nei casi pediatrici di OSA

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La carenza di vitamina D sarebbe comune tra i bambini che si sottopongono all’intervento chirurgico di rimozione di tonsille e adenoidi a causa di una grave apnea ostruttiva del sonno (obstructive sleep apnea, OSA). A mostrarlo è una ricerca pubblicata su JAMA Otolaryngology – Head & Neck Surgery e coordinata da Andrew Bluher, del Nemours Children’s Hospital, in Delaware (USA), secondo la quale sono necessari ulteriori studi sull’integrazione di vitamina D come supporto nei casi pediatrici di OSA.

L’apnea ostruttiva del sonno in età pediatrica

Le OSA sono causate da ostruzione, completa o parziale, delle vie aeree superiori che si manifesta durante il sonno. Si stima che siano colpiti il 2-5% dei bambini di ogni età, più di frequente tra i 2 e i 6 anni. I due principali fattori di rischio sono l’ipertrofia adenotonsillare e l’obesità, ma la condizione si associa anche a malformazioni cranio–facciali e malattie neuromuscolari.

Le OSA si possono manifestare con sintomi notturni e diurni. Il russamento è presente nella maggior parte dei bambini con questa malattia, anche se non è sufficiente per la diagnosi, così come l’assenza di russamento non può escludere la presenza di OSA. Altri sintomi notturni sono la respirazione rumorosa, le pause durante la respirazione, un sonno agitato e sudorazione. I sintomi diurni, invece, consistono in difficoltà di concentrazione a scuola, irritabilità, secchezza della bocca, mal di testa ed eccessiva sonnolenza. In caso di sospetto diagnostico e per eseguire gli esami che consentono di arrivare alla diagnosi di OSA. Quando c’è un sospetto, è necessario procedere a esami quali la pulsossimetria notturna e la polisonnografia, essenziale per la diagnosi.

L’associazione tra OSA e deficit di vitamina D

Lo studio americano ha incluso 72 bambini, di età media paria a 6,7 anni e con OSA grave, che si erano sottoposti a intervento di rimozione di tonsille e adenoidi. Sui pazienti, sono stati valutati i livelli sierici di 25[OH]D e sono stati raccolti campioni di sangue a digiuno per identificare la carenza di vitamina D.

I risultati hanno mostrato che l’indice di apnea-ipopnea (AHI) medio, utilizzato per classificare le OSA, era di 42,8. I ricercatori hanno evidenziato che la carenza di vitamina D era presente di più tra i bambini più giovani, le femmine e quelli con AHI più elevato. Inoltre, tra i 72 bambini, il 37,5% aveva una carenza di vitamina D, il che suggerisce che bassi livelli hanno avuto un impatto su punteggi AHI più elevati. Secondo gli autori, dunque, è opportuno condurre ulteriori ricerche per valutare se l’integrazione di vitamina D possa avere un impatto positivo sull’OSA nei bambini.

Fonte:

JAMA Otolaryngology – Head & Neck Surgery (2024); doi: 10.1001/jamaoto.2024.3737
Ospedale Bambin Gesù. Apnee ostruttive del sonno – https://www.ospedalebambinogesu.it/apnee-ostruttive-del-sonno-osas–79939/

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